
Il medico era stato prosciolto dalla commissione disciplinare interna dell'ospedale subito dopo i fatti. Il ginecologo, unico presente in reparto quel giorno, non aveva voluto visitare due ragazze (una delle quali difesa dall'avvocato Giorgio Zunino), che avevano già avviato la procedura d'interruzione di gravidanza farmacologica, perché obiettore di coscienza. Il medico avrebbe dovuto effettuare l'ecografia di controllo ma, ponendo questioni di coscienza, si era rifiutato di eseguire l'accertamento. Secondo la procura il medico, difeso dall'avvocato Carlo Biondi, avrebbe omesso di compiere atti d'ufficio, perché le ecografie non sarebbero atti interruttivi della gravidanza.
IL COMMENTO
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