cronaca

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 "Le date sono sempre le stesse: a fine 2019 un ponte che si veda e a metà aprile 2020 un ponte che funzioni. Non ci sono motivi ostativi a che queste date si possano rispettare ferma restando la consegna delle aree" a precisarlo è Alberto Maestrini, direttore generale di Fincantieri e presidente della società creata da Fincantieri per la realizzazione del nuovo viadotto sul Polcevera. Arriva dunque ancora una volta la conferma per quanto riguarda i tempi di realizzazione del nuove ponte che dovrà prendere il posto del Morandi.


"I lavori preliminari sono iniziati a fine marzo - ha detto ancora Maestrini - una volta abbattuta la pila cominciamo con le fondamenta. La costruzione dei manufatti in acciaio è già partita nei cantieri di Valeggio sul Mincio e a Castellammare e qui a Sestri dove si realizza l'acciaio necessario. Sestri sarà anche l'hub dove verranno stoccati i materiali. Lavoriamo sette giorni su sette perché penso che lo si debba la città".

Secondo il crono-programma redatto dalla struttura commissariale che fa capo a Marco Bucci tra un anno esatto è previsto il passaggio dei primi mezzi privati sul ponte autostradale della A10 sopra il Polcevera. Esattamente 366 giorni (il 2020 è anno bisestile) a quella fatidica data ricordata più volte (15 aprile 2020 ndr). Qualche ritardo al momento c'è stato ma commissario e ditte incaricate per la ricostruzione restano ottimiste per il raggiungimento dei risultati. Proprio oggi intanto si attende una nuova tappa simbolo della demolizione: la rimozione della parte superiore della pila 5 sul lato Ovest.


Lo stesso Maestrini poi spiega le modalità di controllo sulle condizioni del nuovo ponte una volta che questo sarà in piedi: "Sarà monitorato grazie a una tecnologia smart mutuata da quella che usiamo sulle navi. Si tratta di sensori intelligenti capaci di segnalare lo stato della struttura e la necessità di manutenzione".