cronaca

Lo sfogo del presidente del Municipio Levante
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Nel levante di Genova si trovano più di 50 rivi, alcuni visibili in superficie, altri invece tombinati, e il numero potrebbe essere destinato a crescere. Tra i torrenti sotto la lente di ingrandimento c’è lo Sturla, che è stato messo in sicurezza ma che non nasconde alcune criticità.


La vegetazione nel letto del Torrente Sturla non è preoccupante, sono invece tre i punti che destano precarietà, ovvero via delle Casette, via del Borgo e via Torricelli, dove si trova parecchia vegetazione come arbusti, rami, cespugli che possono rallentare il flusso dell'acqua”, spiega a Primocanale Francesco Carleo, presidente Municipio Levante. Per quanto riguarda ponte Vecchio, il presidente Carleo spiega che per il progetto dello scolmatore Pontetti-Vernazza (finanziato dalla città di Genova) sono stati stanziati circa 16 milioni, quattro di questi servono per la sicurezza dei muri d'argine dove andrà a confluire lo scolmatore.

A questo si aggiunge tutta la parte alta da via Isonzo fino ad arrivare a ponte Vecchio. “È già in programma, i progetti sono stati fatti, è stato messo a gara e l'appalto è pronto a partire l'anno prossimo”. Nel frattempo però, i consiglieri dell'opposizione del Municipio sono sugli scudi per quel senso di precarietà rispetto all'inizio dei lavori sul rio Vernazza che nel 2011 e nel 2014 aveva seminato il panico, distruggendo le case vicine. Un altro torrente sotto osservazione è il Nervi: verrà fatto un intervento all'altezza del cimitero, nella parte bassa, per permettere il deflusso dell'acqua. In questi mesi infatti si sono formate delle vere e proprie isolette di terra che impediscono l'afflusso. L'intervento è previsto entro la fine di ottobre.