cronaca

Le riflessioni dei nostri aspiranti giornalisti
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Il Salone dell'Orientamento è ormai agli sgoccioli, infatti manca solo la Notte dei Talenti, evento conclusivo al quale prenderanno parte svariati ospiti.
Di seguito troverete le riflessioni di alcuni miei colleghi al termine di questo breve viaggio.

Le parole di Asia: "Per me è stata un'esperienza magica ed unica, attraverso la quale ho imparato moltissimo. Invito ogni ragazzo a vivere quest'avventura".
Invece Francesco dice: "Ho capito come un giornalista deve lavorare in un evento importante. Ho scoperto i miei limiti e qualità e mi sono divertito tantissimo insieme ad un gruppo che ha lavorato alla grande"
Per Filippo il Salone è stato "una delle occasioni più belle della mia vita, mi ha insegnato ad avere più consapevolezza di me stesso e a gestire meglio i miei impegni, affrontandoli con più serenità".
Anche per Silvia ha rappresentato un passo importante per la sua crescita: "Ora sono pronta ad affrontare gli imprevisti della vita e ad improvvisare. Sono molto affezionata al gruppo e spero di non perderlo di vista".

"Mi ha affascinato lavorare dietro le quinte di un evento che normalmente vivo da spettatore" dice Andy "è stato emozionante entrare in contatto con nuove persone, idee e punti di vista».
Per Yara, invece, "questo è stato il mio primo approccio verso il mondo del lavoro, grazie al quale ho conosciuto tanti ragazzi fantastici. Ho tanta voglia di continuare a evolvermi in questo ambito e fare nuove esperienze. Sono particolarmente contenta delle dirette, che nonostante i tanti errori, resteranno sempre fra i momenti più belli della mia vita".
Ora le parole di Arianna: "Porterò questa esperienza sempre nel mio cuore. Ora sono più sicura delle mie abilità fotografiche e della capacità di relazionarmi con gli altri. Mi ha dato un grande spunto per il mio futuro".
Per concludere Beatrice: "Ho imparato a riporre maggiore fiducia in me stessa. Mi piace intervistare e conoscere nuove persone. Mi mancherà molto la redazione, ognuno è speciale a modo suo".

E così si conclude questo breve capitolo della mia vita. Breve, ma importante. Perché, grazie al progetto di Primocanale Underground, sono cresciuto. Ho più fiducia in me stesso, lavoro meglio con gli altri, sono diventato più elastico e ho imparato a risolvere i problemi in fretta, imparando dai miei errori.
Grazie, Primocanale, per averci insegnato che il giornalismo non è solo un microfono e una fotocamera ma soprattutto persone appassionate pronte a mettersi in gioco.