Infrastrutture, porto, sanità, viabilità, emergenze ma anche politica locale e nazionale. Il governatore della Liguria Giovanni Toti ospite di Terrazza Colombo incontra intervistato dall'editore di Primocanale Maurizio Rossi ha parlato a 360 gradi della situazione della regione, delle urgenze e dei piani di sviluppo. Il governatore in serie ha risposto alle domande dei giornalisti di Primocanale sui diversi tempi.
"L'allineamento delle istituzioni locali va basato su una visione che va oltre la vittoria. Quello tra Comune di Genova e Regione Non è un allineamento basato su una mediazione al ribasso, ma su una visione di città, di regione e di mondo che si è ritrovato ben prima che io diventassi governatore. E sono sicuro che i liguri andando in giro per la strada si sono accorti di come è cambiata.
Quello che abbiamo costruito in questi cinque anni non è solo merito mio, il mio merito è stato forse quello di fare un patto sociale e creare una grande squadra. Cinque anni fa ci siamo detti che questa regione poteva essere una regione guida del continente e del Mediterraneo ed è quello che sta accadendo. La liguria aspettava da troppi anni una scintilla per cambiare, stiamo andando verso questa direzione".
In questi anni sono state diverse le problematiche legate al maltempo che la Liguria ha affrontato. Il governatore tesse le lodi per il lavoro fatto soprattutto in riferimento alla protezione civile: "Il lavoro fatto in riferimento alla protezione civile è forse la cosa di cui vado più orgoglioso. Abbiamo dovuto affrontare tante situazioni complicate, su tutte: ponte Morandi, la mareggiata del 2018 e l'autunno più piovoso registrato dagli archivi. In questa regione la protezione civile era un qualcosa di artigianale, oggi siamo la prima regione. Abbiamo portato la protezione civile a scuola. E' migliorato il sistema di comunicazione. Abbiamo capacità di intervento subito dopo che si manifesta l'emergenza che è diventato efficientissimo. E poi rispetto al passato rivendichiamo il fatto di essere stati capaci di risarcire immediatamente i danni creati, come nel caso delle conseguenze lasciate al mondo del lavoro dal crollo di ponte Morandi e della storica mareggiata. Entro l'estate si aprirà il cantiere per lo scolmatore del Bisagno, a quel punto metteremo in sicurezza anche quella parte della città".
Poi lo sguardo si sposta sull'entroterra e le difficoltà economiche che i cittadini, gli agricoltori e i commercianti di queste fette di Liguria affrontano ogni giorno. Il primo dei problemi è lo spopolamento, con l'entroterra che neanche troppo lentamente va sparendo. "Nel prossimo mandato - spiega Toti - quello della fiscalità per il nostro entroterra è un argomento che vorrei aprire. Non solo con le botteghe montane ma anche con la Camera di Commercio e le associazioni di categoria. Oggi dobbiamo ragionare sempre di più sul merito. Il merito deve essere introdotto come ulteriore modello per la fiscalità. In questi anni abbiamo deciso di premiare chi non inquina, abbiamo deciso di premiare chi si trasferisce in Liguria anche perchè abbiamo necessità di diminuire l'età anagrafica della nostra regione. L'entroterra vive se noi sappiamo costruire un modello di sviluppo che integra la costa e l'entroterra, un modello che va legato all'agroalimentare, ai prodotti della terra e alla loro valorizzazione".
Le tematiche sono numerose e concentrare, così lo sguardo si sposta verso la sanità in Liguria. Il presidente Toti conferma la centralità del Policlinico san martino e quindi della sanità pubblica: "Il San Martino è una straordinaria eccellenza, se ne parla poco, bisognerebbe parlarne molto di più. E' un polo di straordinaria qualità. E' una città che vera e propria su cui noi crediamo tantissimo, stiamo lavorando al nuovo pronto soccorso. Insieme a questo però dobbiamo pensare comunque a una nuova forma di sanità. Per quanto riguarda la situazione degli Erzelli dovremo rifare il bando. Il polo degli Erzelli è stato scelto perchè vogliamo un grande soggetto provato che lavori su qualità, didattica e sviluppo. Questo va fatto senza danneggiare ovviamente la sanità pubblica. Oggi abbiamo nostri concittadini che fanno 200 km per andare nelle strutture della sanità privata della Lombardia, noi vogliamo evitare cge facciano questo percorso e restino in Liguria. La vera sfida di oggi è portare la sanità nel territorio, non servono più grandi ospedali ma presidi dislocati nel territorio con le loro specifiche caratteristiche e peculiarità".
Il governatore si sofferma anche sulla situazione della viabilità della Liguria. Lo sguardo si proietta verso il ponte di Pasqua che si avvicina e le difficoltà di questi mesi per tutti i liguri e non ad affrontare le autostrade e strade piene di cantieri."Inanzitutto spieghiamo che la regione non ha alcun potere, e se lo avesse sarebbe in difficoltà a gestire tutti i cantieri, ci sono cantieri dove si sta lavorando per le manurtenzione ordinarie, quelle legate al maltempo e poi ci sono altre situazioni invece dove sono state previste limitazioni di carichi sui viadotti, e cosi via. Qui c'è un grande unico colpevole, un ministero (quello dei Trasporti ndr), che non ha voluto prendere decisioni. Se volete dare la gestione a noi datecela altrimenti dateci delle risposte. Per quanto riguarda Pasqua come regione abbiamo chiesto di limitare i cantieri a quelli strettamnte necessari alla sicurezza dei cittadini. I dati del turismo comunque ci dico che abbiamo fatto numeri record nonostante il maltempo".
Stimolato dalle domande Toti entra anche nel dibattito politico. L'attenzione si sofferma prima sul sindaco Bucci, poi sul ruolo ricoperto da Edoardo Rixi e infine su Cambiamo, il movimento di cui l'attuale governatore ligure è leader: "E' un mito che il sindaco Bucci urli, diciamo che parla e dice cose a volte sgradevoli ma con un tono non troppo alto (dice scherzando Toti ndr). E' successo assai raramente, che non fossimo d'accordo su qualche scelta strategica per il futuro della regione. Con Rixi c'è una dialettica normalissima, ha una lungimiranza e capacità di coesione che non è nemmeno tipica del suo partito. Per quanto riguarda Cambiamo ritengo stia facendo il mestiere che deve fare. Ha messo insieme anime del mondo dell'imprenditoria, del lavoro e del sindacato, di chi pensa che questo Paese possa crescere. A livello italiano è uno stimolo. Mi apetto che sia uno stimolo anche per gli altri partiti di centrodetra e che dia anche da altre parti quella cosesione di temi che abbiamo costruito qui in Liguria".
L'economia portuale è centrale nello sviluppo della regione e nella sua competitività, i numeri di teu trasportati, quello dei crocieristi sono emblematici. Il mondo dei trasporti per mare è uno dei principali da affrontare. E Toti spiega: " la litigiosità dei terminalisti? Un po' di concorrenza ed effervescenza è assulutamente fisiologica, anzi, ci sta. Il porto e la logistica collegata sono un elemento centrale nell'economia di Genova e di tutta la Liguria. Stiamo investendo milioni sul porto di Genova, sono i numeri e i progetti a dirlo. Mi soffremo anche sull'aeroporto, sta crescendo tantissimo e siamo molto soddisfatti di questo. E' una delle realtà che sta andando meglio e deve continuare a crescere. Grande merito va dato al presidente Odone e al direttore. Ipotesi privatizzazione? Oggi vorrebbe dire regalare un asset che potrebbe valere molto di più".
cronaca
Regionali, sanità, porto e infrastrutture: Terrazza Colombo incontra Toti
Il governatore a 360 gradi sulla situazione e i progetti per la Liguria
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