sport

Il tecnico archivia la Lazio e guarda all'imminente ritorno al Picco, col Bologna dopo Crotone
2 minuti e 35 secondi di lettura
 Vincenzo Italiano è deluso solo dal risultato, non dalla prova del suo Spezia contro la Lazio: “Nel primo tempo abbiamo preso l'ennesimo palo e creato quattro-cinque occasioni nitide per far gol. Dispiace perché i ragazzi hanno preparato la settimana in maniera spettacolare, penso la migliore di quest'anno, ed ero convinto di raccogliere qualcosa. Dispiace perché hanno fatto una prestazione straordinaria contro una squadra che ha giocato due giorni fa a Dortmund e martedì parteciperà ad un'altra partita di Champions. Ci rimane la prestazione ma anche l'amaro in bocca per non aver portato a casa punti che forse meritavamo”.

RAMMARICO - “Se iniziamo a crescere in concretezza, nel fatto che tutti possiamo essere decisivi da un momento all'altro specialmente gli attaccanti, allora forse riusciremo a fare qualche gol in più, riusciremo di evitare di colpire i pali e anche di perdere partite come queste. Ad oggi però, dopo dieci giornate, terminare questo mini-ciclo con una prestazione del genere mi lascia soddisfatto. Stavolta i punti non sono arrivati però la prestazione è stata da squadra vera”.

GRINTA - “Il carattere lo abbiamo dimostrato anche in altre situazioni, penso per esempio alla Fiorentina. Oggi penso che se la base è questa, dove riusciamo ad avere il pallino del gioco contro una delle top del nostro campionato, e se mettiamo un po' di malizia, di concretezza e di furbizia, nelle situazioni in cui siamo uno contro uno in area, riusciremo a fare qualche gol in più, e qualche soddisfazione potremo togliercela. Dobbiamo crescere in autostima, nella consapevolezza che possiamo avere anche noi la possibilità di fare qualche gol in più rispetto a quello che stiamo facendo. E poi continuare su questa strada. In dieci partite abbiamo fatto vedere che in questa categoria, con un pizzico di spirito diverso in certe situazione, possiamo fare la nostra”.

SALVEZZA - “Negli ultimi anni secondo le statistiche due delle tre neopromosse tornano giù dopo un anno, quindi il nostro obiettivo è non essere una di quelle due che tornano giù. Il nostro obiettivo unico deve essere quello di salvaguardare quello che ci siamo conquistati lo scorso anno. Poi sarei ben felice se lo Spezia iniziasse a mettere le radici, a programmare il futuro e a pensare in grande. Tutto passa da questo primo anno e dobbiamo rimanere in questa categoria a tutti i costi. Poi il futuro si vedrà”.

RITORNO AL PICCO - “Ero abituato a sfruttare il fatto di conoscere le dimensioni del campo, orientarmi nel mio stadio e mi sentivo molto più protetto e forte. Penso che questo ci abbia accompagnato nell'ottenere quello che abbiamo ottenuto l'anno scorso. Tornare a casa nostra sarà diverso perché finora tutte le volte era come andare in trasferta. Penso sarà un fattore positivo per noi, sono convinto che il nostro stadio ci darà, anche se vuoto, maggiore forza. Vediamo poi strada facendo ma ci eviterà di fare 300 km tutte le volte e già questo è un grosso vantaggio”.