cronaca

La replica alle polemiche innescate dal medici di base del Savonese
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Prosegue la campagna vaccinale contro il covid in Liguria, tra ieri sera e la giornata di oggi sono partite le prenotazioni anche per le persone nella fascia di età tra i 75 e i 79 anni attraverso i canali messi a disposizione dalla Regione. Qualche polemica è stata sollevata nel savonese dai medici di medicina generale, che chiedono di essere coinvolti nel sistema delle prenotazioni, avendo ricevuto molte chiamate dai loro pazienti ai quali però non hanno potuto dare seguito. Di fronte a questa presa di posizione, la Regione ha precisato: “Le prenotazioni per i liguri tra 79 e 75 anni stanno procedendo senza intoppi, attraverso i canali previsti e più volte comunicati, nessuno dei quali include, per questa fascia di età, il coinvolgimento dei medici di medicina generale e quindi anche dei centri salute savonesi”.

“Lo dimostrano – prosegue la nota della Regione – le 4.300 prenotazioni già andate a buon fine (dato delle ore 15.45 in continuo aumento, erano 3.939 alle 13.50) da parte dei cittadini residenti nel territorio della Asl2. Come Regione ha più volte ripetuto, per questa fascia di età le prenotazioni sono iniziate ieri sera alle 23 attraverso il portale dedicato e sono proseguite oggi e proseguiranno nei prossimi giorni anche attraverso il numero verde dedicato, gli sportelli territoriali del Cup e le farmacie. Tutte queste informazioni sono chiaramente riportate sul sito di Regione Liguria e diffuse anche attraverso i canali social dell’Ente”.

“Al contrario – proseguono dalla Regione -, i medici di medicina generale, che in nessun’altra provincia e tantomeno a livello regionale hanno lamentato analoghe problematiche, stanno proseguendo con le prenotazioni delle fasce di popolazione loro affidate anche per la vaccinazione ossia, ad oggi, le persone ‘vulnerabili’ (under70) e le categorie prioritarie indicate a livello nazionale (personale scolastico, protezione civile, uffici giudiziari, vigili del fuoco, etc). Inoltre stanno anche segnalando alle Asl territorialmente competenti sia le persone ‘estremamente vulnerabili’, che saranno contattate dalle Asl attraverso il Cup per fissare l’appuntamento per la vaccinazione con i vaccini ‘freeze’ Pfizer o Moderna, sia le persone ‘non deambulanti’ per la vaccinazione al domicilio”.