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Nato il 7 luglio 1941 a Chioggia, nella Laguna veneziana, era cresciuto a Genova ed era diventato una colonna del CUS con cui aveva sfiorato per due volte lo scudetto, vinto invece con le maglie di Brescia e Partenope. Impresa ripetuta nel Milan, ai tempi in cui Berlusconi voleva trasformare la società rossonera in una polisportiva sullo stile di Barcellona e Real.
"Il rugby italiano ha perso uno dei suoi figli prediletti - ha dichiarato il presidente della Fir, Marzio Innocenti, esprimendo il cordoglio della federazione - Per i rugbisti della mia generazione, per chiunque abbia praticato lo sport tra gli Anni '60 e gli Anni '80, ma anche per chi è venuto dopo Marco Bollesan, è stato un esempio, l'epitome del rugbista coraggioso, il simbolo di un gioco dove fango, sudore e sangue rappresentavano i migliori titoli onorifici. Gli saremo eternamente grati per il suo straordinario contributo".
Lascia le figlie Miride e Marella. A loro e alla famiglia le condoglianze della redazione sporiiva di Primocanale.
IL COMMENTO
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