Ponte Morandi, Possetti: "Processo rapido e pene certe, via dalla gestione questi concessionari"
Chiesta la rimozione incondizionata della società le cui responsabilità stanno emergendo dagli atti
1 minuto e 1 secondo di lettura
di Stefano Rissetto
“Situazione di gravità inaudita, non può più esserci fiducia in questa società”. All’indomani della svolta processuale nel caso giudiziario del crollo del Ponte Morandi, Egle Possetti – portavoce del comitato familiari delle 43 vittime del 14 agosto 2018 – si rifà, in una dichiarazione a Primocanale,alla storia giudiziaria del nostro Paese: “Spero che il processo si chiuda in tempi brevi e accettabili e vengano individuati i colpevoli. Abbiamo visto che altre stragi in passato sono finite in un nulla di fatto: si deve spezzare questa consuetudine, non deve più accadere, per noi e per tutti i cittadini”.
La Possetti dice la sua anche sulla situazione della concessione: “La situazione è di una gravità inaudita, noi continuiamo a dire che non può più esserci fiducia in questa società e in questa catena di comando, è chiaro dai documenti che gli azionisti erano informati di quanto andava accadendo e questa cosa è gravissima. Adesso azionisti privati italiani e stranieri chiedono al governo che non si metta in mezzo, per far sì che tra acquirenti ci si accordi su prezzi migliori: noi crediamo che questa situazione non sia accettabile”.
IL COMMENTO
Torna “Ti ricordi?”, quando la memoria racconta la storia recente di Genova
Cassinelli alla Suprema Corte, onore anche per Genova liberale