
Platek ha poi fatto il punto sulla questione stadio: il Picco, dopo la deroga ottenuta per l'anno in corso, non avrebbe i requisiti per continuare a ospitare le partite di Serie A, un problema che vede la società ligure e il Comune lavorare per tentare di trovare una rapida soluzione. "Sulle infrastrutture la nostra intenzione è molto alta, il Picco è al centro delle nostre riflessioni: va migliorato nel rispetto dei requisiti della Serie A - dice l'americano -. Non vogliamo andare a giocare in stadi di altre città, per questo abbiamo avviato una trattativa con il sindaco, e avviato interlocuzioni con alcuni architetti".
Ottenuta la salvezza "ci confronteremo subito con allenatore e direttore sportivo per migliorare la squadra. Investiremo per competere stabilmente in questa categoria. Sono molto fiducioso: non lasceremo la Serie A". La famiglia Platek, che oltre allo Spezia detiene la proprietà del Sonderjysk in Danimarca e del Casa Pia in Portogallo, non esclude ulteriori investimenti per l'acquisizione di nuove società: "C'è spazio per altri club, se trovassimo una società complementare al nostro progetto, saremmo pronti a fare le nostre valutazioni".
IL COMMENTO
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