cronaca

L'omelia dell'Arcivescovo di Genova
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Tre anni dopo la tragedia di ponte Morandi nella parrocchia di San Bartolomeo della Certosa l'arcivescovo di Genova Marco Tasca ha celebrato la messa in memoria delle 43 vittime.  




“Nella fatica – ha detto Mons. Tasca - il Signore Gesù ci invita a non chiuderci in noi stessi, e credo sia bello essere qui oggi insieme a testimoniare la ricerca di risooste a tante domande che ci sono”. “Penso alle famiglie – ha proseguito - e a tutte le persone che stanno soffrendo. Chiediamo insieme a Gesù di aiutarci in questa fatica, in questa grande difficoltà nel cercare risposte prendendoci cura gli uni degli altri. È importante che chi sta soffrendo non si senta mai solo e senta che c’è qualcuno che tenta in tutti i modi di prendersi cura di lui. È necessario ricercare il dialogo e non lasciare nulla di intentato.


L’Arcivescovo ha concluso la sua omelia ponendo la sua preghiera per intercessione di San Massimiliano Kolbe, francescano, morto nel campo di concentramento di Auschwitz, che si offrì di essere ucciso al posto di un padre di famiglia. “Egli ha dato la vita – ha detto Mons. Tasca – e ancora oggi ci insegna che solo l’amore regna e l’odio distrugge, solo se sapremo amare saremo vivi!”.