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Un protocollo d'intesa fra la Fondazione del Teatro Carlo Felice di Genova e i sindacati (Cgil, Cils, Uil, Snater, Libersind) salva la prima della Manon Lescaut. La prima dell'opera andrà regolarmente in scena giovedì sera alle 20.30 grazie al documento che pone l'accento sull'urgenza di risolvere i problemi dell'anticipazione salariale ai dipendenti del teatro, del precariato e della stabilizzazione dell'organico. Resta tuttavia da decidere chi dirigerà la "Manon" dopo la rinuncia di Riccardo Frizza. "La prima mossa che ho chiesto di fare per aprire una trattative è quella di togliere le pistole dal tavolo -ha detto ieri sera il sindaco di Genova e presidente della Fondazione, Marta Vincenzi- Per cinque anni le relazioni sindacali sono state inesistenti, ora bisogna rompere questo incantesimo maledetto". Sulle tensioni che hanno caratterizzato i rapporti tra sindacati e Fondazione negli ultimi anni il sindaco ha poi aggiunto "Le colpe non sono mai di uno solo, ma di certi la rotta deve essere completamente invertita". Vincenzi ha poi fatto una battuta: "Se uno sponsor é disposto a investire un grosso capitale sul Carlo Felice sono pronta a dare il suo nome al teatro". I sindacati, dal canto loro, hanno espresso soddisfazione per l'accordo, ma anche cautela: "Il 9 gennaio ci sarà un altro incontro - ha detto il segretario dello Snater Roberto Conti - adesso aspettiamo che sia definita la cifra dell'anticipazione salariale e che l'intesa assuma contorni più concreti". Sbloccata la vertenza, resta da definire chi prenderà il posto di Frizza. Fra le ipotesi quella di Kovacev, che al Carlo Felice ha già diretto la "Butterfly". I sindacati hanno comunque sottolineato l'opportunità di contattare il direttore principale del Teatro, Daniel Oren, per verificarne al disponibilità a dirigere l'opera.