Cronaca

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Verrà interrogato questo pomeriggio nel carcere di Chiavari dove è rinchiuso e dal pm Francesco Pinto l'imprenditore vercellese delle carni Roberto Alessio. Secondo l'accusa il "corruttore"dei politici arrestati nell'inchiesta sulle mense scolastiche del Comune di Genova e sui servizi di ristorazione dell' Asl 2 di Savona. Il pm intende contestargli anche la legge 231 del 2001 che prevede anche la sospensione dell' attività per società coinvolte in episodi di corruzione. Davanti al gip infatti Alessio ha confessato di aver elargito tangenti ai politici in cambio di appoggi per la gara d'appalto dell'Asl2, in effetti poi vinta, ma annullata dal Tar su ricorso della ditta Pedus-Dussmann, ora al vaglio del Consiglio di Stato. Alessio inoltre voleva entrare nel grande business delle mense scolastiche del Comune di Genova per cui aveva promesso a Stefano Francesca, ex portavoce del Sindaco, a sua volta arrestato, una ricompensa di 20.000 euro all'anno. Francesca, nel corso dell'interrogatorio davanti al gip Roberto Fucigna, avrebbe negato ogni addebito, ma soprattutto di aver ricevuto denaro dall'imprenditore. L'accusa gli contesta comunque l'associazione per delinquere in quanto, insieme ai presunti complici, era "intermediario di un medesimo disegno criminoso". Oltre a Francesca sono finiti in carcere l' avv. Massimo Casagrande e Claudio Fedrazzoni, ex consiglieri comunali diessini, tutti accusati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla turbativa d'asta.