Non è stata la gelosia nei confronti della moglie, almeno non quella passionale, ma problemi economici ed il fatto che l'uomo non era ancora riuscito a trovare un lavoro in Italia, a scatenare la furia di Istvan Csontos, 48 anni, di Budapest, che ieri ha ucciso il figlio di 22 anni a coltellate, ferendo gravemente anche la donna. L'omicida voleva tornare in patria con la moglie e aveva già fissato la data: il primo agosto. La ricostruzione dei fatti è stata resa possibile dalle prime dichiarazioni della donna, Maria Danyi, 44 anni, ricoverata all'ospedale di Sanremo. Dopo l'intervento chirurgico eseguito d'urgenza, la donna ha raccontato agli investigatori quei terribili minuti che hanno sconvolto la sua vita familiare. Secondo il racconto, Maria era tornata a casa con il marito dopo aver fatto la spesa ad Arma di Taggia. Raggiunta da una telefonata del suo datore di lavoro si è allontanata per qualche tempo, mentre Istvan è rimasto in compagnia del figlio Stefano, giunto in Italia da pochi giorni per trascorrere l'estate con i genitori. Come la madre chiude la porta, tra padre e figlio scoppia una violenta discussione. Istvan continua a dire che vuole tornare a casa con la moglie e che lei non ne vuole sapere. Quando rientra in casa, il figlio le riferisce della discussione. Dopo il litigio il padre inizia a bere alcune birre e un po' di amaro, calmandosi. Alla vista della moglie, però, le si avventa contro. Stefano lo placa per difendere la madre e lui finge di calmarsi, chiedendo un po' d'acqua. Lasciata la presa, Istvan, anziché prendere il bicchiere, afferra una lama sferrando al figlio un paio di fendenti che lo uccidono.Motivo dei continui litigi dei due coniugi è stato l'ostinato rifiuto della donna di seguire il marito in Ungheria, dove l'uomo contava di tornare il primo agosto. Maria voleva rimanere a Triora, dove con grandi sacrifici e molta pazienza era riuscita a costruirsi un futuro, lavorando come infermiera in un istituto per anziani.
IL COMMENTO
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