Politica

56 secondi di lettura
La Asl 3 è intervenuta nella serata di ieri per precisare, in relazione alle prestazioni sanitarie pagate ai medici per pazienti morti da tempo, che "qualora l'Azienda abbia ravvisato o ravvisi errori relativi a mancate cancellazioni di pazienti deceduti o trasferiti si è sempre attivata e si attiva costantemente per il recupero delle somme erroneamente corrisposte ai medici di base in nome delle relative quote capitarie". Inoltre la Asl 3 ricorda che "la cancellazione dei cittadini dall'anagrafe sanitaria può avvenire quando il Comune di residenza comunica l'evento morte o il trasferimento della residenza alle Aziende Sanitarie". "Dal 2002 - prosegue l'Azienda Sanitaria Locale di Genova - è in atto il processo di informatizzazione delle comunicazioni dei dati anagrafici da parte dei comuni afferenti al territorio di ASL3, ma, ad oggi, parte dei piccoli comuni non ha ancora completato tale processo". Infine "l'Azienda sta portando avanti il processo di parificazione dei dati anagrafici dei Comuni di competenza anche tramite il confronto con i dati derivanti dalle verifiche di allineamento necessarie per l'emissione della TEAM (Tessera Europea Assicurazione Malattia) e per la dichiarazione di autocertificazione".