Cronaca

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Sul multipurpose, fetta di porto di Genova al centro di vicende giudiziarie, nuovo colpo di scena anzi no, a seconda dei punti di vista. Il tribunale del riesame a cui si sono appellati i terminalisti (Messina, Derna, Terminal Frutta e San Giorgio) ha revocato il sequestro deciso dal giudice a metà giugno, ma perché – spiega il segretario dell’Authority Titta D’Aste avvocato – non ci sono più le concessioni considerate illegittime, quelle del 2004, essendo state sostituite da una concessione provvisoria rilasciata dall’autorità portuale fino al 27 luglio”. Ma qui si rischia di scivolare nelle interpretazioni: i terminalisti hanno diritto a riottenere il multipurpose fino al 2029 come previsto prima del sequestro revocato ora dal riesame? “Valuteremo ma da quanto leggiamo ci sono dei problemi” dice D’Aste. Infatti nella sentenza c’è scritto “qualora non venissero rilasciate concessioni definitive e gli utilizzatori delle aree continuassero nella loro occupazione potrebbe essere ipotizzato un nuovo reato di occupazione abusiva ma non la permanenza del reato precedente” che, spieghiamo, era lo stesso. E anche perché – precisa D’Aste – la sentenza ribadisce la illegittimità delle vecchie concessioni. Anche se ci sarebbe qualche terminalista che obietta che le motivazioni della sentenza non hanno conseguenze giuridiche e che le concessioni restano valide. Insomma, un gran caos. Se ne riparlerà nel comitato probabilmente il 24 luglio. Estate bollente sui moli.