I dati parlano da soli: alle elezioni regionali, in Liguria dal 1970 al 2005, l’astensionismo è salito di sei volte, passando dal 5 al 30%. Ma più in generale, se guardiamo alle politiche, negli ultimi dieci anni i dati che ci riguardano, che fino al 2000 erano sovrapponibili alla media nazionale, fanno segnare una divaricazione sempre più accentuata. E secondo un sondaggio realizzato dall’agenzia ligure Opimedia sarebbero circa 350.000 gli elettori che al momento hanno deciso di non votare alle prossime regionali, divisi tra chi non comprende la politica e il suo linguaggio e i contestatori del sistema. Forse però qualcosa potrebbe anche cambiare dato che queste elezioni consentono, a differenza delle politiche, di esprimere la propria preferenza per i candidati in lista, il che potrebbe far recuperare almeno un 3- 4% di disillusi. Ma cosa dovrebbero fare i candidati alla presidenza della Regione per modificare questo trend negativo? Secondo il direttore di Opimedia Paolo Ghibaudo sostanzialmente due cose: usare un linguaggio semplice in grado di arrivare a tutti e utilizzare i nuovi strumenti di aggregazione legati ai nuovi media.
Guarda i video:
I DATI DELLA RICERCA DI OPIMEDIA
ASTENSIONISMO, L'APPELLO AL VOTO DI BURLANDO
ASTENSIONISMO, L'APPELLO AL VOTO DI BIASOTTI
IL COMMENTO
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo