Cronaca

1 minuto e 12 secondi di lettura

Non c’era nessuna indagine a suo carico, ma semplici accertamenti dei carabinieri dopo la denuncia per molestie presentata da alcune alunne. Il giorno dopo il suicidio di un professore dell’istituto tecnico Rosselli di Genova c’è dolore nella scuola e ci si interroga sul gesto del prof. che, ieri, si è gettato dal nono piano della sua abitazione, in Via Catalani, in seguito ad una denuncia per molestie sessuali presentata ai carabinieri dai genitori di una studentessa. Tutti, genitori compresi, ricordano l'insegnante come una persona per bene. Una bidella lo descrive come una persona "corretta, gentile e precisa". Un insegnante racconta di aver parlato con lui martedì, il giorno prima del tragico gesto, e di averlo visto sereno e di buon umore. In mattinata, due agenti della questura hanno avuto un incontro con la vicepreside alla quale hanno chiesto una copia di una relazione inviata al provveditorato in merito alla denuncia. Ieri in mattinata, il preside aveva avuto un colloquio con il professore. In seguito l'insegnante aveva chiesto due ore di permesso perché non si sentiva bene. Poi il tragico gesto dopo aver lasciato un biglietto in cui proclamava la sua innocenza. Insegnante di economia aziendale, 58 anni, separato da otto e con un figlio di 23 anni studente alla facoltà di economia e commercio, l'uomo da 15 anni mandava avanti uno studio da commercialista in Via Donizzetti, dove aveva assunto una ex studentessa del Rosselli.