Cronaca

40 secondi di lettura
Venticinque anni di reclusione e una multa di mille euro. Questa la richiesta avanzata stamani dal pm Francesca Nanni ai giudici della corte d'assise di Genova di fronte a cui si sta celebrando il processo a carico di Vincenzo Caccamo, accusato del delitto del marocchino di 36 anni uccido all'interno dell'abitacolo della sua auto la notte del 5 novembre 2008 e gettato da un viadotto dell'autostrada A7 Genova - Milano. La Corte ha aggiornato l'udienza per la sentenza. Caccamo era stato arrestato per omicidio volontario e occultamento di cadavere in concorso con il fratello minore Santo. Santo è stato assolto dall'accusa di omicidio volontario in concorso e condannato a 8 mesi per occultamento di cadavere, pena gia' scontata. Durante la detenzione Santo Caccamo aveva scritto una memoria nella quale accusava il fratello di essere stato l'autore del delitto.