Politica

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Il puzzle ormai è quasi completo. Dopo che il comune di Genova ha scelto Riccardo Garrone come suo rappresentante all’interno del nuovo consiglio di amministrazione del Carlo Felice anche il ministero dello spettacolo ha reso noto i nomi che gli spettano per statuto. Il primo è quello di Mario Menini, già presente nell’ultimo cda: il commissario, dice, ha lavorato bene e adesso ci sono tutte le condizioni per raddrizzare la barca lasciando da parte la politica e cercando di risparmiare laddove è possibile senza penalizzare i lavoratori. Il secondo nome è quello del regista teatrale Sergio maifredi che sembra avere già le idee chiare per un rilancio del teatro: Sono molto contento dell'opportunità che mi è stata data - afferma -. Ritengo il Carlo Felice un punto di snodo della cultura a Genova che deve essere percepito come un'opportunità e non come un peso. E anche se purtroppo le difficoltà se le porta dietro fin dalla nascita, sovradimensionato rispetto alla città, adesso dobbiamo dargli un futuro degno. Secondo me occorre ripartire da ciò che è nel suo dna, ovvero dalle manifestazioni che lo hanno reso famoso nel mondo: i balletti di Nervi e il premio Paganini. Poi occorre anche non inseguire le agezie, i grandi interpreti e i grandi direttori d'orchestra ma trasformarlo in un luogo nel quale giovani talenti possano trovare un banco di prova importante prima di passare a palcoscenici di grandissimo prestigio. Insomma far diventare per loro il Carlo Felice una sorta di passaggio obbligato". Adesso per chiudere il cerchio del cda resta da conoscere soltanto il nome del rappresentante della Regione che tutti però indicano in Silvio Ferrari, scrittore e poeta ed ex-assessore alla cultura di Provincia e comune. Il presidente Burlando dovrebbe nominarlo nel giro di un paio di giorni (Dario Vassallo).