Cronaca

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Si attende entro domani la decisione del gip di Genova Silvia Carpanini in merito alla richiesta di sospensione dal servizio di tre maestre di una scuola dell'infanzia genovese, quella dell'istituto comprensivo San Gottardo in Valbisagno, indagate per maltrattamenti. I 19 episodi al centro dell'inchiesta, condotta dal pm Stefano Puppo con l'ausilio dei carabinieri della stazione di Molassana, sono documentati in un video di mezz'ora circa mostrato ieri alle tre maestre durante un'udienza preliminare, alla presenza del pm Pier Carlo Di Gennaro. Il video è stato ricostruito da diverse riprese effettuate tra il 20 aprile e i primi di giugno all'interno della scuola, con telecamere nascoste dentro alle lampade sul soffitto di quattro stanze: due aule, la sala mensa e una sala comune. Secondo una fonte dell'istituto comprensivo San Gottardo, la dirigente non era a conoscenza delle riprese. Le tre maestre, due con esperienza di 39 anni di lavoro difese dall'avvocato Maurizio Mascia, e una più giovane assistita dall'avvocato Andrea Vernazza, hanno respinto le accuse, mostrandosi indignate. Avrebbero affermato di ricordare perfettamente i fatti, definiti a più riprese "normali comportamenti volti a difendere gli altri bambini da atteggiamenti aggressivi di alcuni compagni". La più giovane, ad esempio, a fronte della contestazione di aver trattenuto il viso di un bambino o addirittura di avergli storto il capo ha spiegato di aver preso il suo viso tra le mani e avergli detto: "Guardami negli occhi, ascoltami bene e non tenere giù la testa". Il video però è privo di audio. "Se i carabinieri dai video avevano individuato degli episodi particolarmente gravi come mai non sono intervenuti subito? - si chiede l'avvocato Mascia in una dichiarazione all'agenzia Ansa - Se facciamo delle riprese in un asilo qualsiasi, troviamo esattamente le stesse scene. Non si vede nessuna violenza, ma correzioni bonarie, spesso con gesti affettuosi. Inoltre quelle maestre avevano chiesto ripetutamente e invano degli insegnanti di sostegno per alcuni bambini particolarmente vivaci". Mascia ha anche fatto presente che, nella stessa scuola dell'infanzia, una maestra (estranea ai fatti contestati) è stata morsa e refertata. Un'altra, incinta, è stata colpita da un bambino e ha quindi chiesto la pausa per maternità a rischio. "Come mai nessun bambino è stato refertato?", conclude l'avvocato. L'inchiesta parte infatti da un'informativa dei carabinieri dopo un paio di segnalazioni che sarebbero state fatte da altrettante famiglie.