Cronaca

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Si chiama Ivan Bogdanov e ha 30 anni il capo ultras serbo arrestato dalla polizia la notte scorsa a Genova. L'uomo si trova attualmente in stato di arresto nelle camere di sicurezza della questura. 'Ivan' è stato riconosciuto dai tatuaggi incisi sulle braccia e mostrati in particolar modo quando si è arrampicato sulla rete, ripreso da tutte le telecamere. Sul suo bicipite destro, 'Ivan' porta incisa la data '1389' che ricorda la battaglia della Piana dei Merli, battaglia che - nonostante la sconfitta patita dai Serbi per mano dei Turchi - é divenuta il mito fondante dello spirito ultranazionalista serbo.È stato scoperto nel portabagagli di un pullman il capo degli hooligans serbi, l'uomo con passamontagna e braccia tatuate divenuto simbolo della notte  serba al Ferraris di Genova dove si sarebbe dovuta disputare la partita Italia-Serbia. Dopo aver scatenato la guerriglia sugli spalti seduto sulla vetrata, il teppista è stato scoperto dagli agenti mentre tentava di nascondersi.Testa rasata e pieno di tatuaggi, anche una bomba a mano disegnata sul petto, mentre altre vere sono state trovate a bordo di un pullman.l bilancio definitivo dei violenti incidenti, protrattisi anche fuori dallo stadio fin oltre le due di notte, è di 17 arresti e 16 feriti, di cui 2 carabinieri e gli altri tutti serbi. Sono 35 gli hooligan denunciati, 138 quelli identificati. Tra gli arrestati c'é anche l'uomo che, tronchesi in mano, ha tagliato la rete della gabbia dove erano confinati gli ultras all'interno dello stadio, probabilmente uno dei capi della tifoseria violenta. Dei 16 feriti che hanno fatto ricorso alle cure mediche presso gli ospedali genovesi, uno è ricoverato a scopo precauzionale. La polizia autostradale nella notte ha predisposto un piano di evacuazione dei pullman di tifosi serbi, e il deflusso si è completato regolarmente.