Cronaca

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Appello dell'ex presidente dell'Autorità portuale di Genova Giovanni Novi contro la condanna a due mesi per turbativa d'asta pronunciata il 17 settembre scorso dal gup Maurizio De Matteis. Si tratta di un episodio di turbativa d'asta sull'assegnazione del Multipurpose. Quattro i principali motivi dell'appello depositato oggi dal difensore di Novi, Cesare Manzitti: la procedura per l'assegnazione del Multipurpose del 2003 non aveva le caratteristiche di una vera e propria gara ma consentiva una soluzione negoziale. "Il giudice - scrive il legale - non ha seguito l'orientamento della Cassazione che ha sempre richiesto determinate caratteristiche ma lo ha interpretato. Nel caso in questione - è spiegato - non vi è stato un bando di gara ma la commissione aggiudicatrice è stata sostituita da un organo che si è limitato a dare un parere non vincolante". Un altro punto preso in considerazione è quello secondo il quale "non sussistono le condotte contestate come turbativa: nessuna promessa a MSC e a Grimaldi di assegnare calata Bettolo". Il legale sottolinea anche che "l'accordo sottoscritto è stato raggiunto legittimamente dopo che Novi lo aveva preannunciato nel Comitato portuale che lo ha condiviso". "Nel momento in cui Novi ha assunto la presidenza dell'Autorità Portuale - si legge nel documento - non avrebbe potuto fare altro che tentare una soluzione negoziale perché la procedura era stata già viziata da condotte precedenti messe in atto da diversi soggetti con pressioni di vario tipo". Infine il legale ricorda che "Novi mai ha ritenuto di trovarsi di fronte a una vera e propria gara e tutti lo hanno confortato in tale interpretazione approvando all'unanimità il suo operato".