Cosa Nostra puntava alla Gronda di Ponente. Secondo la Dia, Direzione distrettuale antimafia, Di Gennaro si riferiva a maxi-appalti, Gronda in primis, ai quali arrivare tramite il massimo esponente della costola gelese di Cosa Nostra nel capoluogo ligure: Vincenzo Morso, capo della mafia genovese, secondo gli inquirenti, in manette da ieri assieme a un altro esponente della malavita siciliana nel capoluogo ligure, Emanuele Monachella detto Orazio. Potrebbe riaprirsi anche un'altra inchiesta quella del 2008 sul racket ai negozi della Valbisagno. L'ipotesi nasce da un'intercettazione telefonica di un imprenditore edile savonese, Nunzio Di Gennaro, arrestato ieri nella maxi operazione che ha portato in carcere 63 persone in tutta Italia.
IL COMMENTO
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo