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I soci del Riviera Vado replicano a giocatori e tecnici che, in una lettera aperta, affermavano che non fosse stato fatto il possibile per salvare la società. In una nota i soci, dopo aver ringraziato lo staff per la splendida stagione disputata, sottolineano la presenza di un pesante passivo di bilancio, con sponsor letteralmente fuggiti e minacce di richieste di danni dopo la vicenda che aveva portato all'arresto del Presidente Drocchi. Tentativi, dicono i soci del Riviera, sono stati fatti con il Comune di Vado Ligure che, però, non ha trovato i fondi necessari per proseguire l'attivià ed un professionista che accettasse la carica di Presidente. Non sono stati, inoltre, trovati altri sponsor, non ha avuto successo l'azionariato popolare e perfino la vendita del titolo sportivo è andata buca. "Resta il ricordo-così si conclude la lettera- di quanto vissuto e un segnale di speranza rappresentato dalle molte segnalazioni di stima pervenute dai genitori dei bambini del minibasket e delle squadre giovanili e dall’iniziativa avviata per la creazione di una nuova società a Vado ligure, anche per la volontà espressa dal Sindaco di non voler vedere scomparire la pallacanestro da Vado, almeno a livello giovanile".