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La Subalcuneo vince la Coppa Italia, trofeo per i 150 anni dell'Unità d'Italia, superando in finale la Canalese per 11-5. «E' stata una gara intensa - commenta Roberto Corino - una bella soddisfazione: una dedica speciale per questa coppa al presidente Capello». Ed alla figlia Iris, aggiungiamo noi, con il capitano biancorosso che esulta con il pollice in bocca. Sembrava la partita di campionato di quattro giorni fa: Campagno che inizia con due 'falli' e Corino che fa volare il pallone, vincendo il primo gioco. Invece è stata un'altra sfida: Campagno reagisce, la squadra resta concentrata su ogni pallone e si porta sul 3-1. Ma la Subalcuneo torna subito in partita vincendo due giochi di fila, il secondo al terzo vantaggio. Un match sentito, anche nervoso, con l'arbitro Gili che ammonisce Stirano e Alossa che 'discutono' su un pallone contestato. La Subalcuneo allunga ancora vincendo due giochi, il primo al terzo vantaggio, il secondo a zero, nonostante un time out chiesto dalla Canalese. Campagno va a quota quattro, ma Corino continua a spingere al ricaccio, costringendo il 'rivale' all'errore e mantenendo il vantaggio di due giochi al riposo. Dopo la pausa Corino insiste e Campagno sembra quasi rassegnato: 8-4, 8-5, prima dell'11-5 finale. In casa canalese tanta amarezza. «Dispiace per il pubblico (oltre mille spettatori in tribuna, ndr) - spiega Bruno Campagno - per la società, per il patron Toppino. Adesso pensiamo al campionato».

Canalese-Subalcuneo 5-11
CANALESE TORRONALBA:
Campagno, Busca, Bolla, Stirano
SUBALCUNEO TERME DI VINADIO: Corino, Rigo, Alossa, El Kara
Arbitri: Giorgio Gili e Tarditi