Torna "Matti per il calcio" Uisp, una delle più significative Rassegne di calcio sociale e per tutti nel nostro paese, a Montato di Castro (Viterbo), in corso in questi giorni sino a sabato 17 settembre. Scendono in campo 21 squadre, record della manifestazione giunta quest'anno alla V edizione. Le squadre di calcio a 7 sono formate da persone con disagio mentale, operatori e medici dei Centri e dei Dipartimenti di salute mentale di tutta Italia. Le partite si susseguiranno dalla mattina alla sera anche nella giornata di oggi, venerdì 16 settembre: complessivamente ne verranno disputate 30 e saranno coinvolti circa 300 giocatori più altrettanti accompagnatori e organizzatori. Domani, sabato 17 settembre, in mattinata, sono previste le semifinali e le finali. Alle 12 si terranno le premiazioni, al centro del campo. Anche se a Matti per il calcio tutti sono protagonisti: infatti venerdì 16 settembre, alle 21, è prevista una festa dove verranno premiati tutti i partecipanti, presso il palazzetto dell'impianto sportivo.
Sono molte le storie e le esperienze che si incroceranno durante i tre giorni della manifestazione. Davide di Torino, 27 anni, ha chiesto di essere trasferito in una Asl della sua città che partecipa a Matti per il calcio:
dopo tre anni di attività è soddisfatto ed è diventato uno dei leader del gruppo. Vittorio di Palermo, 28 anni: "Prima il pallone non era mio amico, non sapevo giocare, non mi piaceva, poi il dottore mi ha fatto provare ed ora sono bravino. Gli amici mi chiamano Ringhio, perchè metto molta grinta in campo come Gattuso... neanche so chi sia, ma mi hanno spiegato che è forte in difesa...". La squadra 'Va Pensiero' di Parma ha raggiunto Montalto di Castro in pullman, toccando e visitando nuove città come Tarquinia e Tuscania. "Il calcio è anche mettere il naso fuori città: abbiamo visto posti nuovi che diversamente non avremmo mai visitato", dice Mario di Parma, uscito dall'isolamento soltanto di recente: per lui non esistevano amicizie, né relazioni con gli altri. Col calcio ha imparato a superare la diffidenza e in campo è uno di quelli che... passano più spesso la palla. Stefano di Parma era praticamente immobile, le sue giornate le passava alla finestra.
Poi ha incontrato Matti per il calcio, gioca da sette anni ed ha trovato molti amici. Massimiliano di Torino, 32 anni, lotta contro l'obesità sin da bambino. Non aveva mai pensato prima di poter indossare maglia e calzoncini e poter scendere in campo. Ci riuscirà quest'anno, con un completo cucito su misura. "Questa - dice - è l'unica manifestazione calcistica in cui non si viene discriminati per il peso o l'aspetto fisico".
Come sempre, non mancano atleti e dirigenti della Polisportiva genovese "Insieme per Sport", una delle associazioni più attive in Liguria sui temi dell'integrazione sociale attraverso lo sport, con la squadra Fantagol, nata ormai tanti anni addietro, tra utenti ed operatori della Asl 3.
"Matti per il calcio" , ovvero: esiste un calcio diverso, che agisce come strumento di integrazione, per superare l'isolamento, per socializzare e riconquistare un equilibrio con il proprio corpo. Perchè il calcio è partecipazione e relazione. "Il calcio è una coterapia - spiega il prof.
Fiorino Mirabella, dell'Istituto Superiore di Sanità - se affiancata alle terapie classiche apporta indiscutibili vantaggi, aggiuntivi alla cura del paziente che è inserito in un contesto dinamico, di vita vissuta. Con altri tipi di terapia è più difficile ottenere questi risultati. Inoltre il calcio diminuisce nei pazienti il desiderio di bere e di fumare perché stimola l'attenzione verso il proprio corpo e la propria efficienza". La rassegna "Matti per il calcio" è un esempio di buona pratica che si va estendendo ad altre realtà anche grazie al progetto Uisp Sportiva...mente: lo sportpertutti per la qualità della vita delle persone nell'area del disagio mentale". Il progetto è stato avviato nel 2009 e punta sulla possibilità di elaborare e disseminare sul territorio buone pratiche di sport per il disagio mentale. A Montalto di Castro, venerdì 16 settembre presso la Centrale Enel A.Volta, a partire dalle 11.00, si terrà un incontro pubblico per la presentazione dei risultati scientifici del progetto. Parteciperanno i responsabili locali del progetto, operatori sanitari e operatori dei comitati Uisp coinvolti, insieme a psicologi e psichiatri da varie città.
IL COMMENTO
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