Quando prende il microfono nella sala di rappresentanza del Comune di Genova, per raccontare la sua drammatica storia di vita ai ragazzi presenti in sala, Gilberto Salmoni è lucido nella sua cruda testimonianza di sopravvissuto allo sterminio nazista. "Mangiavamo una fetta di pane e del caffè a colazione, altro caffè a pranzo e una zuppa la sera" ha raccontato l'ultimo sopravvissuto genovese ai lager nazisti. I nazisti più che tremendi erano cattivi" ha raccontato agli studenti".
Oltre cento gli alunni presenti, suddivisi tra la secondaria di I grado dell'IC della Torre di Chiavari, l'IC San Fruttuoso, l'IC Montaldo e l'Istituto Ravasco formazione professionale ASFOR di Genova.
Sul tavolo vicino a Gilberto Salmoni c'è la valigia di Dora la sorella che venne uccisa insieme alla mamma e al padre tramite la crudele modalità della camera a gas. Dora morì con ancora il figlio in grembo nel campo di sterminio di Auschvitz nella polonia occupata. Alla fine Gilberto Salmoni si è sottoposto con grande entusiasmo alla firma con dedica del libro 1938/2018 ottant'anni dell'emanazione delle leggi razziali, da parte di tutti i ragazzi che hanno seguito con grande interesse tutto l'incontro partecipando attivamente con domande rivolte direttamente a Gilberto Salmoni .
Appuntamento lunedì 27 Gennaio ore 10 nel salone del Maggior consiglio di palazzo Ducale di Genova per la celebrazione della giornata della Memoria.
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IL COMMENTO
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