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Attualità

"Solo a Genova, nel nostro centro, abbiamo avuto circa 70 richieste che non siamo riusciti a soddisfare. I senza tetto hanno bisogno di ospitalità di prima accoglienza come centri e ricoveri" spiega la dipendente della Caritas
1 minuto e 38 secondi di lettura
di Au. B.
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GENOVA-Finita la pandemia ricominciano gli sfratti ed è allarme senza dimora in Liguria. Dal primo gennaio 2022 sono infatti tornati attivi i provvedimenti di sfratto che hanno portato con loro migliaia di persone che da un momento all'altro, ancora in difficoltà economica a causa del covid, si sono trovate senza più una casa.

A fotografare la situazione del genovesato a Primocanale è Monica Boccardo, dipendente della Caritas del capoluogo. "Questo inverno c'è stato un forte aumento delle persone che si sono viste costrette a lasciare la loro casa - spiega -. A dimostrarlo il fatto che prima le opzioni di ospitalità erano sufficienti a rispondere a ogni richiesta di aiuto, mentre adesso, non riusciamo a soddisfare tutte le domande che ci arrivano. Bisogna anche mettere in conto che c'è una grossa fetta di persone che a causa di fragilità importanti non riesce manco ad arrivare a fare una richiesta ufficiale tramite il centro di ascolto".

Ad annunciare la possibilità di un boom abitativo nella regione post covid era stato anche Stefano Salvetti, segretario regionale del Sicet. La combinazione tra sfratti, rialzo dei prezzi dei beni energetici, alimentari e di prima necessità si lega all'incertezza per la guerra in Ucraina avrebbe infatti creato le base per un'allarme case in Liguria. Il segretario del sindacato degli inquilini aveva spiegato: "Prima del Covid in Liguria c'erano 3.900 esecuzioni di sfratto, ora prevediamo che siano raddoppiate".

Dati Istat 2021, sette liguri su 100 vivono in povertà-LA NOTIZIA

"Solo a Genova, nel nostro centro, abbiamo avuto circa 70 richieste che non siamo riusciti a soddisfare. I senza tetto hanno bisogno di ospitalità di prima accoglienza come centri e ricoveri. Parliamo di un grosso aumento di donne che sono diventate senza tetto ma anche e soprattutto intere famiglie". "Sfratti, situazioni precarie che la famiglia o la persona ha deciso di intraprendere e con cui è riuscita a tenere un tetto sopra alla testa. Purtroppo sono soluzioni temporanee, il precario non dura, e quindi la famiglia si ritrova senza una casa".

 

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