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Attualità

La situazione siccità risulta ancora più critica nel ponente ligure, anche a causa della dispersione idrica dovuta alle condizioni delle tubature
1 minuto e 37 secondi di lettura
di r.p.

GENOVA - L’Osservatorio di Bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale ha definito il livello di ‘alta severità idrica’ per tutto il territorio ligure.

"Si tratta di una decisione attesa e assolutamente condivisa – affermano il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone – sulla base dei monitoraggi in corso, che anche in Liguria descrivono un quadro di elevata criticità, più accentuata nel ponente, dove molti sindaci hanno già messo in campo le misure previste dalle linee guida regionali, e anche sulla base delle previsioni, che non sono ottimistiche per le prossime settimane".

"In queste ore i nostri tecnici stanno proseguendo nel lavoro già avviato per elaborare i dati raccolti e fornire tutti gli elementi istruttori necessari al Dipartimento nazionale di Protezione civile per avanzare, entro alcuni giorni, - continuano - la richiesta di concessione dello stato di emergenza anche per il nostro territorio".

"L’ordinanza nazionale che attendiamo nelle prossime ore delineerà il quadro entro cui ci muoveremo: il tema centrale – aggiunge Toti – è certamente quello delle risorse che speriamo siano adeguate per rispondere in modo efficace alle esigenze anche della Liguria per finanziare quegli interventi emergenziali indispensabili per scongiurare la razionalizzazione dell’acqua potabile o ulteriori danni alle attività produttive e turistiche".

La situazione siccità risulta ancora più critica nel ponente ligure, anche a causa della dispersione idrica dovuta alle condizioni delle tubature. Per questo "auspichiamo che dentro l’ordinanza nazionale siano previste da un lato misure urgenti, non strutturali, ma finalizzate a scongiurare razionamento acqua potabile (es cisterne, pozzi e tubi provvisori) ma soprattutto – prosegue Giampedrone – una semplificazione delle procedure autorizzative degli interventi strutturali già finanziati".

"In base ai criteri che saranno individuati a livello nazionale per la quantificazione dei danni si potrà anche consentirne il ristoro a chi ha patito e sta patendo le conseguenze più gravi di questa situazione, in particolare per il settore agricolo e zootecnico" conclude l'assessore Giampedrone.

 

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