GENOVA - Dopo la revoca del decreto di sospensione delle delibere dell'assemblea che comprendevano la nomina del Consiglio di amministrazione decisa dal Tribunale di Genova, il Cda di Banca Carige si è riunito e ha approvato i risultati consolidati al 30 giugno scorso, nei quali si evidenzia che il gruppo nel secondo trimestre dell'anno ha registrato un risultato netto negativo per 212 milioni "significativamente condizionato da componenti non ricorrenti", spiega la società.
Al netto delle componenti 'one-off', che incidono per complessivi 205 milioni, il risultato del secondo trimestre è negativo per 7,4 milioni, in miglioramento rispetto al risultato del primo trimestre (-8,7 milioni su base comparabile). Le componenti non ricorrenti per Carige, dal 3 giugno parte del gruppo Bper, vi sono "quelle connesse alla revisione delle assunzioni valutative di talune poste contabili - spiega la società - nell'ambito del graduale processo di integrazione con la capogruppo Bper banca (peraltro dalla stessa gia' previste in sede di acquisizione)".
Carige "conferma la buona qualità del portafoglio crediti, con una incidenza dei crediti deteriorati netti pari al 2,6% ed un ulteriore incremento del coverage di oltre due punti percentuali nel semestre (ora pari al 53,5%)". Solidi gli indicatori patrimoniali: il cet1 ratio fully phased è al 13,1%, il total capital ratio fully phased al 15,6%.
IL COMMENTO
"Breathe": la politica ha il dovere di ricordare i giorni del Covid
Il docufilm sul Covid, una lezione per la giunta che deve rifare la sanità