ALBISSOLA MARINA - La fabbrica-laboratorio San Giorgio è dagli anni Cinquanta il simbolo della ceramica albissolese. L'attività di Giovanni Poggi, storico socio di Eliseo Salino, ha affrontato e sconfitto il covid, ma ora sono i rincari a minare uno dei pilastri dell'economia locale. "Rispetto alla crisi del 2008 il settore sarebbe anche in ripresa, ma non se i costi delle materie prime e della luce continuano ad aumentare", spiega Poggi. "Sugli imballaggi ho visto un aumento in alcuni casi del 7% ovvero da ottanta a circa trecento euro. Questo solo per quanto riguarda trucioli e casse che usiamo per le spedizioni - prosegue - mentre i forni per la cottura della ceramica comportano un fisso da pagare anche se non lavoriamo".
Dalla fabbrica, dove lavorano altri membri della famiglia Poggi, sono passati artisti del calibro di Fontana, Fabbri, Jorn, Salino e più recentemente giovani ceramisti da tutto il mondo. "Abbiamo ricevuto un'importante commissione da un artista dell'Emilia-Romagna, Borghi, che ci permette di tenere aperta l'attività. Per me è uno stimolo a continuare, i tempi sono duri per gli artigiani, ma lo devo a chi ha sempre creduto in me, a questa bellissima regione" commenta Poggi. Quali sono i rischi per i prossimi mesi? "I prezzi stabiliti da contratto, precedenti alla crisi, rischiano di non essere più adeguati e quindi temiamo di rimetterci. Per me la parola è sacra: se prendo un accordo lo mantengo a ogni costo. Per il momento quindi nessun aumento ai clienti, speriamo di risollevarci presto".