GENOVA - "Spero che mantengano quanto promesso in campagna elettorale e il legame con il territorio perché i loro predecessori hanno brillato per assenza in fasi acute di crisi per la Liguria". Massimo Giacchetta, presidente di Cna (Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa) non le manda a dire e lancia una frecciata ai parlamentari liguri dell'ultima legislatura. Ma se da una parte c'è la critica per l'operato fatto negli ultimi cinque anni dall'altra c'è la speranza che e l'auspicio che qualcosa cambi da adesso in avanti. In tutto a rappresentare la Liguria ci saranno 15 tra deputati e senatori più due liguri eletti fuori regione (leggi qui).
Ma per chi rappresenta il mondo del lavoro e dell'artigianato ci sono delle priorità urgenti per la Liguria. La nuova squadra che prenderà posto tra Montecitorio e Palazzo Madama sarà chiamata a trovare delle soluzioni. "La prima questione è quelle delle infrastrutture - spiega Giacchetta -. Anche chi è venuto a visitare il Salone Nautico si è trovato in mezzo a ingorghi, cantieri e code. Serve una politica di rafforzamento delle infrastrutture, non solo le autostrade ma anche alle ferrovie: penso ad esempio al raddoppio di Ponente e al quadruplicamento Tortona-Milano. Il secondo punto è quello energetico. La Liguria deve diventare il laboratorio per l'autoproduzione diffusa di energia elettrica. Abbiamo necessità di impianti di energie rinnovabili perché solo cosi possiamo colmare il gap determinato dalla crisi Ucraina".
Ma non solo, per il presidente di Cna Liguria ci sono anche altri due punti cruciali: "E' necessario il rafforzamento dell'entroterra che è bello ma spesso dimenticato. La politica centrale deve rafforzare le peculiarità di questi territori. L'ultimo rafforzamento necessario riguarda le piccole e medie imprese. E' tutto un sistema che rappresenta la stragrande maggioranza dell'economia ligure che riguarda le imprese e migliaia di posti di lavori" conclude Giacchetta.