GENOVA - Una vera e propria stangata in arrivo e questa volta il caro energia non colpirà soltanto le attività, ma tutti i cittadini e le famiglie: dal primo ottobre l'energia subirà un rincaro superiore al 59%. Il prezzo di tutela è salito a 67 centesimi, contro i 41 che erano. "Un salto enorme che nel primo trimestre porterà ad un incremento ulteriore di circa 200 euro portando a 400 euro trimestrali la bolletta degli italiani", le cifre che il presidente nazionale di Assoutenti, Furio Truzzi, elenca a Primocanale non sono affatto confortanti.
"Ognuno poi ha la sua bolletta, ma dobbiamo fare al più presto il divorzio tra luce e gas. L'altro tema che abbiamo proposto è la rateizzazione vera, specialmente per condomini, soggetti produttivi e panificatori. E poi fondamentale è spingere l'acceleratore sull'utilizzo di pannelli fotovoltaici"
Energie rinnovabili e qualche sacrificio in vista dell'inverno, in attesa che il nuovo Governo si formi il prima possibile e possa approvare provvedimenti che alleggeriscano ulteriormente questi costi. E tra i sacrifici, il primo e quasi inevitabile sarà quello di ridurre "pane e pasta, che andranno a cifre iperboliche, dato che o aumenteranno i prezzi o chiuderanno i panettieri vista la somma dei rincari tra energia e materie prime". Anche per questo motivo, lo scorso 21 settembre le associazioni per la tutela dei consumatori si sono date appuntamento a Genova davanti alla Prefettura per la manifestazione "Pane e cipolla", il pasto che per la tradizione è quello della povera gente, una manifestazione volutamente provocatoria e con l'obbiettivo di sensibilizzare sulla difficoltà che molti avranno nei prossimi mesi anche solo a fare la spesa.
"Eravamo in piazza con una bomboletta di gas che per una famiglia media dura una settimana: a settembre costa 30 euro, a luglio era 20 euro. Stiamo parlando di un aumento del 50%"
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Il tutto in un momento in cui già diverse persone si trovano in difficoltà economiche, andatesi ad acuire dopo la pandemia: il quadro rischia di diventare ancor più drammatico, con la povertà che potrebbe toccare sino a "300 mila liguri, quasi il 20% della popolazione". E anche chi sempre è riuscito ad arrivare alla fine del mese, potrebbe non farcela più con la stangata di riscaldamento e gas, comportando per i condomini un incremento notevole delle spese o, in caso di troppi morosi, del taglio della corrente.
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L'invito è adottare tutti i possibili escamotage per ridurre i consumi, partendo con l'utilizzare correttamente gli impianti di riscaldamento nelle nostre case fino ad arrivare all'installazione del fotovoltaico. "Dobbiamo pensare che i pannelli solari, che ricordano poi delle lastre in ardesia, possono essere un alleato fondamentale per combattere il caro prezzi".