GENOVA - Un incontro 'deludente' quello di questa mattina tra i lavoratori di Ansaldo e il prefetto genovese Renato Franceschelli. A denunciarlo gli stessi sindacati, che fotografano una situazione incerta, anche dopo la convocazione in prefettura. Stessa convocazione che ha fatto 'saltare', o almeno rimandare, il corteo previsto questa mattina e ora riorganizzato per mercoledì.
"Il Prefetto è tornato da Roma senza nemmeno una semplice lettera di impegno della Cdp sulla ricapitalizzazione. Il nulla", si legge nel manifesto firmato dalla Rsu dell'azienda. "L'unico documento che ci ha letto è la delibera di Cassa Depoisiti e Prestiti dove si legge che iI CdA della Cdp ha accertato come al 30 Settembre la liquidità minima sia risultata inferiore a tal minimo per 36 milioni di euro. Per pari importo Cdp nei prossimi giorni darà esecuzione di aumento di 36 milioni.
"Questi 36 milioni erano già dovuti dalla vecchia ricapitalizzazione del 2019 (ne dovevano arrivare 50...) e niente hanno a che fare con la richiesta di ricapitalizzazione attuale: sono semplicemente la bombola di ossigeno che permette di pagare gli stipendi. Non permetteremo di lasciar morire lentamente l'Ansaldo Energia e il nostro futuro.."
Una giornata 'calda' quella di domani, mercoledì 12 ottobre, che inizierà con una assemblea retribuita. L'appuntamento è alle 8 e 15 davanti alla porteria centrale della sede di Ansaldo poi uno sciopero di otto ore accompagnato da manifestazione e corteo. "Che tutta la città sia con noi", si legge nella nota condivisa dalla Rsu di Ansaldo, che spiega: "Per facilitare la presenza al corteo si dichiarano anche otto ore di sciopero per il secondo e terzo turno. Per quello di notte dalle 22 alle 6 di lunedì 10 ottobre, mentre per il secondo turno si inizia alle 14 fino alle 22".
"Non ci sono state certezze, anzi: ne usciamo ancora più preoccupati", aggiunge il segretario generale Fim Cisl Liguria Christian Venzano. "Per quanto riguarda la ricapitalizzazione da parte di Cassa Depositi e Prestiti non c’è stata data alcuna ufficialità ma c’è stato detto che saranno stanziati 36 milioni di euro dei 50 della vecchia ricapitalizzazione del 2019 definita come minima liquidità a disposizione per l'azienda".
Il primo agosto i vertici aziendali avevano infatti comunicato ufficialmente l'avvio della procedura prevista per richiedere una ricapitalizzazione all'azionista, in questo caso Cassa Depositi e Prestiti, una mossa essenziale per la sopravvivenza aziendale. Non abbastanza i fondi messi a disposizione secondo i sindacati: "È assurdo che in questa fase si vada addirittura a ridurre quello che invece era già stato stabilito: per noi erano 50 milioni e tali devono rimanere. Inoltre dal punto di vista degli interventi sostanziali da parte di Cdp non ci sono elementi certi, messi nero su bianco, ma soltanto promesse che mantengono altissima la preoccupazione e la tensione in fabbrica".
Dal consiglio comunale riunitosi oggi è arrivata solidarietà, con la richiesta al sindaco e alla giunta di fare tutto il possibile per tutelare i lavoratori.
"La ricapitalizzazione da parte di Cassa Depositi e Prestiti è alla base della messa in sicurezza di Ansaldo Energia - conclude Venzano -, azienda strategica non solo per la Liguria ma anche per tutto il paese intero".