La storica visita della Regina Elisabetta II è stata rievocata questa mattina a Palazzo Tursi, a 42 anni da quella memorabile giornata. Era il 16 ottobre del 1980 quando Sua Maestà, accompagnata dal coniuge, il Principe Filippo di Edimburgo, venne accolta dall’allora sindaco Fulvio Cerofolini e dalla moglie Ardenia: obiettivo del viaggio a Genova fu la visita dai contorni artistici alla pinacoteca privata della Marchesa Carlotta Giustiniani Fasciotti Cattaneo Adorno, all’interno di uno dei palazzi più belli e segreti di via Balbi.
A 42 anni da quegli eventi, e dopo la morte della sovrana britannica, si è svolta una cerimonia nel salone di rappresentanza di Tursi, durante la quale Ivan Drogo Inglese, presidente degli Stati Generali del Patrimonio Italiano, promotore dell’iniziativa assieme al Comune, ha svelato interessanti retroscena storici che portarono la Regina in città.
La tappa genovese, infatti, non era inizialmente prevista nel tour italiano dei reali britannici ma fu l’allora presidente della Repubblica Sandro Pertini che, raccogliendo le istanze del sindaco Cerofolini, chiese al suo consigliere diplomatico Carlo Calenda (nonno dell’omonimo leader politico) di farsi portavoce, attraverso l’ambasciatore britannico Donald Arculus, della richiesta di aggiungere la tappa genovese.
Alla cerimonia per il 42esimo anniversario della visita hanno partecipato il sindaco Marco Bucci, il console del Regno Unito a Genova e in Liguria Denise Ashing Dardani, il già citato Ivan Drogo Inglese, Cristina Bolla, presidente di Genova Liguria Film Commission e il prof. Giacomo Montanari, curatore scientifico dei Rolli Days. Madrina dell’iniziativa è stata Ardenia Dellepiane Cerofolini, vedova del sindaco di allora.
A margine della cerimonia sono state avviate due iniziative molto importanti: la presentazione dell’edizione 2023 dei Rolli Days presso l’istituto della Cultura di Londra e la promozione di Genova e della Liguria come set cinematografico.
"La visita genovese di Sua Maestà fu una grande occasione per Genova e per la stessa Regina – ha detto il Console Denise Ashing Dardani – poiché ella era molto appassionata d’arte, aveva una quadreria strepitosa e voleva vedere quella, altrettanto importante, della Marchesa Cattaneo Adorno. La Sovrana sapeva di arrivare in una città molto anglosassone, british, e penso che si sia sentita molto a suo agio, visto che quel giorno pioveva. Oggi siamo tutti un po’ più tristi, naturalmente, ma vogliamo ricordare quella bella occasione che significò molto per tutti e genovesi e per me personalmente".
"La considerazione di Genova nel Regno Unito è alta, tanto che la capitale, Londra, ha dedicato una strada alla nostra città e auspico che la toponomastica genovese prenda in considerazione l'opportunità di dedicare una strada a Londra o alla stessa regina" lancia la proposta Ivan Drogo, presidente degli Stati generali del patrimonio italiano, nel salone di rappresentanza di palazzo Tursi. "Penso che sia una richiesta valida e la metteremo in pratica il più in fretta possibile - promette Bucci - anche deviando dal regolamento che vuole siano trascorsi dieci anni dalla scomparsa, e che dovremmo cambiare, perché è molto più giusto ricordare subito, così il ricordo non viene interrotto".