LIGURIA - A Cogoleto alle 14,30 il termometro segna 29,1 gradi, a Castelnuovo Magra (Sp) 28,9 gradi, a Rocchetta Nervina (Im) 28,7 gradi, a Loano (Sv) 28,7 gradi. Caldo decisamente fuori stagioni per questo fine ottobre in Liguria. Anche a Genova colonnina di mercurio ben oltre i 25 gradi: a Genova centro alle ore 14,30 raggiunti i 26,9 gradi, a Pontedecimo addirittura 27,4 gradi.
Ma anche nelle altre province le temperature sono da record con Imperia, Sanremo, La Spezia e Savona intorno ai 25 gradi. Ma se fa caldo in costa non si scherza neppure nell'entroterra. La stazione Arpal di Santo Stefano d'Aveto a oltre 1300 metri sul livello del mare segna 24,4 gradi; a Campomorone 26,7 gradi, a Dego 26,9 gradi a Triora (790 metri sul livello del mare) 26 gradi.
Tanto caldo che in riviera e a Genova c'è chi prende il sole in costume da bagno e anche chi si fa un tuffo in acqua per rinfrescare lo spirito, e il corpo. Anche il mare è decisamente caldo e in questo sabato la boa posizionata a largo di Capo Mele ha fatto segnare 23,9 gradi per quanto riguarda la temperatura dell'acqua, valori decisamente fuori stagione. Insomma l''ottobrata' va avanti e garantisce un weekend da fine estate. Da lunedì è atteso un cambio del tempo con le temperature che dovrebbero calare di circa 5 gradi rispetto agli ultimi giorni ma garantendo ancora valori comunque alti.
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Soddisfatto anche il settore turistico che vede numeri importanti per il ponte di Ognissanti. "Abbiamo tanti turisti che sono arrivati da noi in questo fine settimana lungo - spiega Aldo Werdin, presidente di Federalberghi Liguria -. L'occupazione delle camere è intorno all'85-90% con ancora tanti stranieri presenti sul nostro territorio".
In attesa di un calo delle temperature la preoccupazione resta alta anche per la poca pioggia caduta in questo mese che fa il bis con settembre. Già la scorsa estate molti comuni liguri hanno imposto misure ad hoc per limitare il consumo d'acqua. L'autunno era il grande atteso ma fino a questo momento la pioggia, se non in poche circostanze, si è fatta attendere per la preoccupazione di agricoltori, allevatori e amministratori.