Giornata mondiale contro l'ictus, la storia della piccola Martina salvata dai medici di Genova
Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti sul suo profilo Facebook ha ricordato il grande lavoro fatto dai medici
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di r.p.
GENOVA - Oggi sabato 29 ottobre si celebra la giornata mondiale contro l'Ictus. Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti attraverso i suoi profili social ha ricordato la storia della piccola Martina salvata a Genova grazie alla cura e attenzione dei medici.
"La piccola Martina, alla 22esima settimana nella pancia della sua mamma, è stata colpita da ictus, una complicanza della trasfusione feto-fetale. Rischiava di non vedere la luce assieme alla sorellina gemella e di avere la parte destra del corpo paralizzata, ma grazie alle cure del Gaslini la bimba è tornata alla vita Nella Giornata mondiale dell’ictus cerebrale voglio condividere con voi questa storia a lieto fine. In Liguria ogni anno si verificano circa 4 mila casi di ictus e voglio dire grazie ai neurologi e ai ricercatori che lavorano per offrire cure sempre più efficaci nella fase acuta, migliorare la riabilitazione e salvare vite. Come quella della piccola Martina".
L’ictus (dal latino “colpo”; stroke in inglese) è una malattia caratterizzata dall’occlusione (ictus ischemico) o dalla rottura (ictus emorragico) di un vaso cerebrale. Di fatto, parliamo della prima causa combinata, insieme con l’infarto cardiaco, di mortalità e dipendenza a lungo termine.
"Si tratta di una patologia devastante per il paziente e per le famiglie, che spesso si devono far carico della gestione di esiti invalidanti – sottolinea Angelo Gratarola, assessore alla Sanità di Regione Liguria – e, ancora oggi, la sua incidenza in Liguria è calcolabile in un ictus ogni 2/3 ore. La rete delle Neurologie, con i Centri Ictus, indispensabili e dedicati al trattamento del paziente nella fase acuta, sono da sempre in grado di fornire risposte appropriate e in linea con le soluzioni terapeutiche più aggiornate. Inoltre, è decisiva l’ottima sinergia consolidata tra il 118 e la Rete dei Pronto Soccorso". Negli ultimi 20 anni il lavoro dei neurologi clinici e dei ricercatori ha consentito di ottenere un cambiamento epocale nel trattamento della fase acuta per l’ictus ischemico.
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