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La storia del "mostro della Liguria" raccontata nel programma di Primocanale Ti ricordi
3 minuti e 11 secondi di lettura
di Mario Paternostro
Donato Bilancia

 Ha ucciso diciassette persone, donne e uomini indifferentemente, in nemmeno sette mesi. Tutto è avvenuto tra il novembre del 1997 e l’aprile dell’anno successivo, scegliendo le sue vittime per  caso o quasi. Donato Bilancia, “Walterino” per gli amici, collezionerà tredici ergastoli, ventotto anni di galera, per vent'anni resterà chiuso a Padova, poi ci sarà una lenta risalita, una specie di pentimento molto tardivo, fino alla morte senza lottare. Una morte per Covid, il 17 dicembre del 2020.

Lo hanno chiamato “il mostro della Liguria”. La definizione può apparire banale, ma gli calza perfettamente. È senza rivali il più grande serial killer nazionale. Le sue vittime predestinate? Appartengono a diverse categorie: prostitute, giocatori d'azzardo, pendolari sui treni e anche un metronotte.

Opera in tutti i quartieri di Genova e anche fuori, nel Ponente, nel Levante in Piemonte.

Il giornalista Carlo Piano ha scritto due anni fa un libro su di lui. Si intitola “Il torto”. Perché tutta questa storia, che con Franco Manzitti e molti testimoni tratti dall’Archivio storico di Primocanale raccontiamo a partire da domani, lunedì alle 22.30 per tre settimane, nel programma “Ti ricordi?”, parte proprio da un torto, vero o presunto. Un giorno ha sentito per caso un amico  vantarsi con il padrone di una bisca di avergli portato come cliente  “quel pollo di Bilancia". Scopre così che i due lo avevano bidonato, portandogli via molti milioni in un mese di gioco truccato perfettamente.

Un affronto insostenibile per lui grande giocatore. La storia del pollo gli fa perdere la ragione.

Tutto si muove da questo apparentemente piccolo episodio e diventa una storia mostruosa, certamente una delle più feroci e inspiegabili della cronaca nera ligure e italiana.

Giocatore patologico, bambino bullizzato persino dal padre, distrutto psicologicamente dal suicidio del fratello maggiore che si era gettato sotto un treno con il figlio piccolo, nipote di Donato, questi comincia a 46 anni una nuova vita. Brevissima. Sette mesi di orrore, uccidendo da tutte le parti, scegliendo in categorie diversissime, persone che avevano il torto di trovarsi nei posti sbagliati in ore e giorni sbagliati.

Racconteremo questa storia, dall’inizio alla fine, dalla giovinezza del killer alla sua morte,  con l’aiuto di due testimoni, Carlo Martigli, autore di best seller storici, che ha scritto una sceneggiatura per una serie proprio sul killer studiando a fondo il caso e il protagonista e il giornalista di “Repubblica”, Roberto Orlando che aveva seguito la vicenda in quei lunghi e rapidissimi sette mesi.

Quando, individuato e arrestato siederà davanti al pubblico ministero Enrico Zucca dirà queste parole: "Se volete che vi racconti la mia storia, dobbiamo cominciare dall'inizio. E l’inizio non è un omicidio, non sono otto omicidi, ma diciassette”.

“Aveva un velo negli occhi che lo separava dal mondo” racconta Ilaria Cavo, allora giovanissima direttrice di Primocanale che ha scritto un libro  “Diciassette omicidi per caso” su di lui e da lui è stata pesantemente minacciata.

Bilancia è stato preso in esame negli anni da almeno una dozzina di psichiatri. "Quello che io ho fatto non lo sa nessuno, se non io" ripeté a tutti. Secondo loro, crudeltà e piacere si intrecciano nel movente dei suoi delitti, compiuti per ragioni futili o senza ragione alcuna. Tutti legati tra loro da un unico filo rosso: il puro odio. Per disamore, solitudine e rancore verso il prossimo.

Il killer alla fine degli interrogatori fa mettere a verbale questa spiegazione: "Perché io ho fatto sempre tutto da solo. Ed è stata sempre la formula ideale per non avere problemi”.

Hanno scritto il giorno della sua scomparsa: lo ha ucciso un killer molto più seriale e invisibile di lui.

*Le puntate di “Ti ricordi?” vengono trasmesse da Primocanale lunedì 22.30-martedì 16.45-mercoledì 18.40-giovedì 23.30-venerdì 15.05-sabato 19.45 e domenica 12.00.

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