GENOVA - L'idea di viale Monza è piaciuta anche ai ciclisti genovesi: il sit-in per una Milano a 30 km/h, una Milano che tuteli di più i ciclisti su strada, che protegga le ciclabili dalle automobili che spesso ci parcheggiano sopra costringendo le bici a pericolosi zig zag nel traffico milanese e che incentivi di più le politiche green sarà replicato anche a Genova. L'idea sta girando sui gruppi social di Genova ciclabile e di qui ad un mese, una volta richiesti tutte le autorizzazioni e i permessi necessari, in via XX Settembre si daranno appuntamento '100 metri di ciclisti', una lunga catena umana che sensibilizzi sull'importanza delle corsie ciclabili in città per chi va in bici e che chieda agli automobilisti di rispettarle.
A Genova il tema è decisamente sensibile, in quanto prima la pista ciclabile della discordia di Corso Italia e poi le corsie rosse comparse in diverse strade della città hanno diviso i residenti tra chi è contento per la svolta green e più attenta alle due ruote, chi vorrebbe ciclabili ancor più strutturate e separate dal traffico di bus, auto e moto (come poi è avvenuto su quasi tutto il lungomare genovese), chi è decisamente contrario.
Quello che è certo è che c'è ancora tanto da fare per cambiare la cultura della città, una città che nonostante i suoi sali e scendi può e deve avere i suoi percorsi ciclabili, meglio ancora se separate dal traffico degli altri mezzi, ove possibile, come nel caso di Corso Italia o Di Negro, senza pericoli tra auto in sosta che si reimmettono sulla carreggiata, fermate dell'autobus e i tanti incivili che sostano con le quattro frecce. Tra le ipotesi per questa manifestazione al vaglio degli organizzatori di farla di giorno feriale in pausa pranzo o in un sabato di dicembre sotto al periodo regali di Natale.
(Foto da Instagram @caroly_riding_for_change e @genovaciclabile)