GENOVA - Circa una nave su sette delle oltre 70 navi ispezionate è stata detenuta dagli ispettori della Port State Control della Guardia Costiera di Genova.
A cadere nella rete del sistema di targeting elaborato dal Comando generale il cargo olandese Hydra, di poco più di 2000 tonnellate di stazza, costruito nel 2006, armato e gestito da una società dei Paesi bassi. La nave è stata fermata nel porto di Genova per violazioni alle norme internazionali sulla salvaguardia della vita umana in mare, la protezione dell'ambiente marino e la sicurezza della navigazione.
L'unità è stata controllata nei giorni scorsi per tutta la giornata. Quattordici le criticità rivelate, molte gravi tra cui alcune gravi alla macchina del timone, agli equipaggiamenti di emergenza nonché la preparazione dell'equipaggio ed il sistema di gestione della sicurezza. L'ispezione ha riguardato diverse aree dell'unità: il ponte di comando, la sala macchine, il locale timoneria, i ponti esterni nonché gli spazi adibiti all'equipaggio ed ai passeggeri e si è concluso con un'esercitazione antincendio per verificare la capacità dell'equipaggio nella gestione delle emergenze.
Nei giorni scorsi, la nave ha rettificato tutte le deficienze sotto la sorveglianza dell'Autorità di bandiera e del registro di classificazione prima di poter essere nuovamente sottoposta ad una nuova ispezione dagli uomini della Guardia costiera di Genova. Solamente ieri sera, una volta terminate con esito positivo le verifiche, l’unità è stata autorizzata a riprendere il mare.
"Il Port State Control – spiega l'Ammiraglio Sergio Liardo, Comandante del porto di Genova e Direttore Marittimo della Liguria - è essenziale per assicurare che i traffici marittimi siano effettuati nel rispetto degli standard previsti, anche a garanzia degli armatori che operano navi sicure. La Guardia costiera di Genova continuerà a sottoporre ad attento scrutinio le navi che scalano il nostro porto e non esiterà ad utilizzare ogni strumento a disposizione per scoraggiare l’arrivo di unità non in regola con le normative sino al fermo delle stesse e al loro bando dalle acque europee".
"Quest'anno nella nostra regione sono state fermate 11 navi su 89 ispezionate, una percentuale importante che, collegata alle 300 deficienze rilevate, conferma l'alto livello di attenzione prestato dai nostri Nuclei ispettivi impiegati anche nell’attività di verifica e certificazione del naviglio nazionale - continua Liardo -. Il Port State Control - ribadisce - è essenziale per assicurare che i traffici marittimi siano effettuati nel rispetto degli standard previsti, senza distorsioni di concorrenza a danno degli armatori che operano navi sicure".