GENOVA - Dopo uno stop ai ritrovamenti altri tre nuovi casi di peste suina africana sono stati accertati tra Liguria e Piemonte.
Ad accertarli l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte Liguria e Valle d'Aosta, il primo nel territorio di Rocca Grimalda (Alessandria) e altri due a Crocefieschi, in provincia di Genova. I casi totali dall'inizio dell'emergenza, iniziata esattamente un anno fa, sono 217, di cui 139 in Piemonte e 78 in Liguria.
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Per Rocca Grimalda è l'ottava positività accertata, mentre in Liguria ancora un primo caso per un Comune del genovese. Per Crocefieschi sono infatti i primi due casi, riscontrati anche in questo caso in carcasse di cinghiali deceduti.
È ancora allarme in Liguria: anche se non trasmissibile all'uomo la Peste suina può avere conseguenze gravi sia a livello economico che sociale, incidendo sulla redditività degli allevamenti e condizionando pesantemente le movimentazioni di suini e dei relativi prodotti all'interno dell'Unione Europea nonché le esportazioni verso paesi terzi. L'epidemia tra i suini può decidere 2 punti di pil, incidendo sulla vita degli italiani.
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L'allarme è anche legato agli abbattimenti non ancora arrivati al numero immaginato, al chilometraggio di rete metallica accanto alle autostrade e statali stoppato per scarsità di risorse governative e alla rabbia dei cacciatori per necessità di mettere mano al proprio portafoglio a fine battuta e il divieto di "portarsi a casa" la preda, anche se negativa al virus.