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La temporanea sospensione della validità della sosta a pagamento su suolo pubblico nelle aree regolamentate secondo i regimi "Blu Area" e "Isola Azzurra" è prevista giovedì 5 gennaio, sabato 7 gennaio, e sabato 14 gennaio
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di Redazione

GENOVA - Quattro giorni di parcheggi gratuiti nelle aree di sosta comunali in occasione dei saldi invernali a Genova. 

A partire da giovedì 5 gennaio su tutto il territorio genovese sarà possibile parcheggiare gratuitamente nelle zone Blu Area e nelle Isole Azzurre, cioè le aree gestite da Genova Parcheggi. La temporanea sospensione della validità della sosta a pagamento su suolo pubblico nelle aree regolamentate secondo i regimi "Blu Area" e "Isola Azzurra" è prevista giovedì 5 gennaio, sabato 7 gennaio, e sabato 14 gennaio.

"L'Amministrazione comunale – dichiarano gli assessori al Commercio e alla Mobilità Paola Bordilli e Matteo Campora -, visto il buon risultato degli scorsi anni, ha deciso di ripetere l’iniziativa proposta e concordata con le associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti, per favorire i cittadini e gli operatori nei primi giorni di saldi. Promuoviamo così, anche quest'anno, la nostra città in un'ottica commerciale e turistica insieme, con l'obiettivo di incentivare e facilitare l'affluenza di cittadini e turisti nei primi giorni di saldi, assicurandoci che ci sia la piena possibilità di accesso agli esercizi commerciali, attraverso la gratuità degli stalli. Invitiamo e sosteniamo la campagna “compra sotto casa”  anche in occasione delle vendite di fine stagione con i commercianti genovesi, pronti ad offrire tante occasioni e una vasta scelta di articoli".

Il 2 luglio al via i saldi: due giorni di parcheggi gratis in centro a Genova - LA NOTIZIA

Come ogni anno, però, bisogna stare attenti a 'navigare' le offerte per non incorrere in truffe, e per questo il Codacons scrive una lista di consigli per chi vuole buttarsi nel mondo degli sconti senza rimanere fregati. Si parte dal conservare sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. se il cambio non è possibile, ad esempio perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). si hanno due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.

Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. stare alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. è improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.

Girare: nei giorni che precedono i saldi andare nei negozi a cercare quello che interessa, segnandone il prezzo; si può così verificare l’effettività dello sconto praticato ed andare a colpo sicuro, evitando inutili code. non fermarsi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontare i prezzi con quelli esposti in altri esercizi.

Consigli per gli acquisti: cercare di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: così si è meno influenzabili dal negoziante e si corre meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non si aveva alcun bisogno. valutare la bontà dell’articolo guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (le fibre naturali ad esempio costano di più delle sintetiche). pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. diffidare dei marchi molto simili a quelli noti.

Diffidare degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi (si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto). un commerciante, salvo nell’alta moda, non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.

Servirsi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistare merce della quale si conosce già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.

Negozi e vetrine: non acquistare nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. controllare che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. la merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. diffidare delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.

Prova dei capi: non c’è l’obbligo. è rimesso alla discrezionalità del negoziante. il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.

Pagamenti: nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.

Fregature: se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure chiamate i vigili urbani.

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