L'aumento dei pedaggi autostradali scattati dal primo gennaio 2023 anche lungo le tratte liguri gestite da Autostrade per l'Italia ha scatenato le polemiche di diversi settori dell'economia. Primocanale con l'editore Maurizio Rossi ha parlato di sopruso ai danni dei cittadini e ha aperto il dibattito (leggi qui).
Dura la presa di posizione di Massimo Giacchetta, presidente di Cna Liguria (confederazione nazionale dell'Artigianato e piccola e media Impresa): "E' una vergogna, chiediamo al ministro dei Trasporti Matteo Salvini e al viceministro, il genovese Edoardo Rixi, di cancellare immediatamente questo rincaro", diretto e schietto Giacchetta che parla di una situazione di danno che andrà a ripercuotersi su tutta l'economia ligure.
"Ogni autotrasportatore avrà al mese un rincaro di 240 euro, un'azienda che ha dieci autotreni vedrà un aumento di 2400 euro al mese - spiega il presidente di Cna -. Costi che vanno a ricadere sul territorio ligure ancora una volta penalizzato. Ricordiamo che l'88% dei trasporti delle merci in Italia avviene su gomma. Ricordiamo che tutte le aziende liguri sono penalizzate dai cantieri perché Autostrade non ha fatto le manutenzioni, e il tutto è avvenuto con l'appisolamento, se non con l'accondiscendenza, del sistema politico che in questo non ha dimostrato quella forza che dovrebbe avere di fronte ai soprusi, come li ha chiamati Maurizio Rossi, che si sono verificati".
Una presa di posizione netta e senza mezze parole da parte di Giacchetta che analizza la questione cantieri ancora più a fondo. Cantieri che sono stati sospesi durante le feste ma che torneranno puntuali a partire da lunedì 9 gennaio.
"Da tre anni i liguri fanno i conti con l'aumento dei costi dettati dalla presenza dei cantieri - spiega il presidente di Cna Liguria -. Tutto questo provoca danni non solo all'autotrasporto ma anche al turismo e alle attività liguri. Per il momento sono state controllate solo una sessantina di galleria autostradali su oltre 1600 presenti in Italia. Il sistema non sta funzionando. Serve un'azione molto forte sui controlli e sulla rete autostradale della Liguria. Non possiamo permetterci di arrivare al 2028 in queste condizioni. Per l'economia ligure significa che avrà una zavorra e sarà danneggiata rispetto al sistema economico del resto dell'Italia e dell'Europa" conclude Giacchetta.