GENOVA - Genova si prepara nell'eventualità che il Ministero dell'Interno la indichi come uno dei "porti sicuri" nel novero degli scali che potrebbero essere oggetto di sbarchi di migranti salvati in mare dalle Ong.
Il sindaco del capoluogo ligure, incalzato, aveva risposto che la città si sarebbe preparata nell'eventualità chiedendo anche al Governo risorse e strumenti adeguati per fronteggiare la fase di accoglienza (LEGGI QUI). Il criterio del Viminale pare essere quello di redistribuire i migranti in luoghi sicuri più che vicini, da qui l'ipotesi dei porti liguri, considerando anche le difficoltà degli scali del Sud, ormai congestionati.
A confermarlo, a margine di una presentazione, l'assessore alla protezione civile del Comune di Genova, Sergio Gambino: "È evidente che essendo una città portuale potremmo essere soggetti a una decisione di questo tipo - spiega - e con la Prefettura stiamo mettendo a punto un piano per essere pronti nel caso in cui il Ministero dell'Interno dovesse stabilire di scegliere Genova come porto sicuro. Per noi, comunque, non c'è nessun problema, siamo pronti a riceverli e a fare si che abbiano tutto il necessario per l'ospitalità".
La nave di Emergency torna in Italia con 142 migranti: 26 verranno in Liguria - LA NOTIZIA
Genova, tra l'altro, era stata già al centro nel 2018 di un'attività di accoglienza di profughi, arrivati con una nave militare. Inoltre sempre il capoluogo ligure è stato la destinazione per 26 migranti arrivati a Livorno a fine dicembre sulla Life Support, la prima nave di Emergency. Ben 142 persone salvate una delle più pericolose tratte del Mediterraneo Centrale.
"In quel caso erano circa 150 migranti che erano sbarcati a Calata Bettolo - ricorda Gambino - e che erano stati poi distribuiti su tutto il territorio italiano. Oggi Calata Bettolo non è più idonea perché è zona di cantiere ma la banchina di attracco non è un problema. Quello che dovremo organizzare principalmente è la struttura di accoglienza, censimento e visite mediche, per mettere queste persone nelle condizioni di essere correttamente ospitate".
Nei giorni scorsi il governatore Giovanni Toti aveva detto che "è giusto dividere il peso di una ondata migratoria importante su tutto il territorio nazionale e non solo sui porti che hanno già sofferto tantissimo".
(Immagine d'archivio)