GENOVA - Il format "Inchiesta, 5 territori, un tema" di Primocanale fa luce sulle opportunità dei giovani e sulle possibilità di lavoro nella provincia di Genova.
Genova spicca tra gli ultimi posti nella classifica delle città più a misura di giovane. E mentre la fetta di popolazione interessata dallo studio dibatte su movida, università e lavoro, nel capoluogo ligure si lavora per dare risposte concrete alla fascia 18 - 35 anni.
"Si lavora in parte coinvolgendoli in quella che è la vita istituzionale, politica, quindi attraverso la Consulta dei giovani - spiega l'assessore alle politiche giovanili Francesca Corso -, che è stata istituita lo scorso anno con una delibera di giunta, poi votata anche in consiglio comunale. Già quello è un metodo per coinvolgerli e metterli in contatto con le situazioni che spesso vengono considerate lontane rispetto a quelle che sono le vere e proprie esigenze".
"I giovani non sono solo i cittadini del domani, ma sono i cittadini dell'oggi - continua -. E bisogna parlare anche di quella che è la possibilità di stare a Genova per lavorare e per studiare. Quindi, in questo senso sarà importante mettere sempre più in comunicazione il mondo universitario, delle scuole, con quello che è il mondo del lavoro, proprio per saper mettere insieme domanda e offerta".
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"Perché il nostro obiettivo è che tutti i giovani genovesi rimangano a lavorare nel nostro territorio e magari riuscire a richiamare anche tutti quei giovani che sono andati nel tempo a lavorare all'estero perché non avevano la possibilità di rimanere qua. Quindi benissimo l'esperienza all'estero, però poi è importante anche portare le professionalità che si sono maturate nel tempo nella nostra città per dare anche un ritorno alla città stessa".
"Il Comune sta lavorando come sempre, anche all'organizzazione di tutti quelli che sono i progetti legati al servizio civile - spiega l'assessore - . Ci sono oltre 600 posti sul territorio sul Comune di Genova, con tutti gli enti che partecipano all'organizzazione di quello che è il servizio civile. Il Comune di Genova ha tre progetti che presenterà per l'annualità 2023-2024 che passano da quella che è l'attività di Protezione civile e polizia locale, per passare poi invece ad attività più legate al sociale, quindi alla inclusività, anche, per esempio, di ragazzi disabili".
"Insomma, si sta lavorando veramente tanto, anche cercando di far impegnare sempre di più i dipendenti comunali che stanno rispondendo molto bene nella formazione proprio di questi ragazzi che si impegnano nel servizio civile, che vogliono addentrarsi sempre più in un mondo che, ripeto, purtroppo tante volte è stato considerato un po' lontano da quelle che sono le reali esigenze".