LIGURIA - Nuove regole per il comparto vitivinicolo italiano. "In questi giorni il Ministero - spiega Filippo Zangani, presidente dei vitivinicoltori di Confagricoltura Liguria – ha emanato i decreti che rendono attuative misure molto importanti per l'intero comparto, in termini di investimenti, ristrutturazione e riconversione dei vigneti e per quanto attiene alle autorizzazioni degli impianti vitati".
La misura degli investimenti prevede un contributo massimo del 40% dell’investimento materiale ed immateriale realizzato dall’impresa per impianti di trattamento, infrastrutture e strutture e strumenti di commercializzazione. Questo piano di supporto prevede che ogni anno si possa presentare domanda entro il 30 di marzo. Per il 2023 la scadenza del bando è fissata il 31 luglio.
Nel campo della ristrutturazione e riconversione dei vigneti è previsto un contributo per i vitivinicoltori per i costi sostenuti per questa operazione, nonché una compensazione per il mancato reddito legato all’esecuzione dell’intervento. Qui il sostegno è pari al 50 % delle spese sostenute. Le domande in questo caso vanno presentate entro il 28 febbraio di ogni anno, con termine, per il 2023, fissato il 31 marzo.
"Rimarchiamo – precisa Zangani – che su questa azione di sostegno è stata inserita una giustissima priorità per i vigneti storici ed eroici, riservando ad essi il 20 % del plafond regionale. È inoltre confermata la possibilità di assegnare il 15 % dei fondi regionali per il finanziamento del reimpianto per motivi fitosanitari".
Per quanto riguarda le disposizioni nazionali inerenti il sistema di autorizzazione per gli impianti viticoli, tra le novità vanno annoverate la non trasferibilità delle autorizzazioni di nuovo impianto, tranne alcune eccezioni in caso di successione o eredità, fusione o scissione, matrimoni, unioni civili o divorzi, ed altre fattispecie che saranno valutate, caso per caso, dal Ministero.
"Interessante – sottolinea la nota di Confagricoltura Liguria – il fatto che le Regioni potranno scegliere come ulteriore criterio di priorità quello legato alle piccole dimensioni aziendali".
Per questa misura le domande possono essere presentate tra il 15 di febbraio ed il 31 di marzo di ogni anno. Inoltre gli ex diritti di impianto non convertiti entro il 31 dicembre 2022, saranno a disposizione del Ministero e potranno formare oggetto di nuove autorizzazioni da rilasciare entro la fine del 2025.
"Queste le principali novità – chiude il Presidente Zangani – del nuovo sistema OCM legato al PSN, ovvero al piano di sviluppo nazionale per il periodo 2023 – 2027. Misure importanti anche per la nostra vitivinicoltura, particolare per dimensioni, nel panorama nazionale, ma anche dotata di ottime eccellenze e qualità".