LIGURIA - "Ero in coda in autostrada. Non è più gestibile una situazione di questo tipo per cui come abbiamo fatto in altre Regioni dopo incidenti mortali per valutare la sospensione dei cantieri dovremo farlo anche in Liguria, non è pensabile bloccare una regione in questa maniera. Non possiamo far vivere ai nostri concittadini situazioni di questo tipo ogni fine settimana". Così il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi durante la trasmissione di Primocanale dedicata all'emergenza autostrade. Rixi ha anche replicato alle accuse mosse da Raffaella Paita, capogruppo di Azione-Italia Viva al Senato proprio durante la diretta.
"Chiedo a Rixi a che punto è la Gronda, l'Aurelia Bis e il tunnel della Fontanabuona. Sono pronta a collaborare con lui, ma gli vanno poste delle domande".
La replica di Rixi. "Raffaella Paita è una persona che si è occupata di Trasporti anche durante il Governo Conte 2, che ha deciso di fare quella scellerata operazione di vendita alle autostrade, ereditando un asset strategico del Paese su cui a fatica si sta lavorando. Ringrazio Raffaella ma vorrei ricordare che non sono gli ultimi 5 mesi, queste norme sono state scritte da un Governo che le ha anche reclamizzate molto. Vedo che ultimamente si agita molto, io sono disposto a collaborare a seppellire l'ascia di guerra e dialogare".
"Per il tunnel della Fontanabuona i lavori sono al via, ma bisogna capire la situazione col Parco di Portofino, se il tunnel dovesse rientrare nel parco verrebbe bloccato. Aurelia bis va avanti. Voglio sottolineare che dobbiamo distinguere tra le nuove opere, compresa la Gronda, e la cantierizzazione che ci sarà nei prossimi anni sulle autostrade se non faremo nulla".
E poi un problema all'orizzonte. "I temi purtroppo non riguardano la politica, c'è il problema delle barriere fonoassorbenti di cui andrebbero abbattuti i sostegni per rifarli ma in un'autostrada senza corsie d'emergenza significherebbe avere cantieri senza fine. Con la Gronda si potrebbero eseguire questi lavori perché darebbe una via alternativa. Si rischia di ripercorrere la stessa strada che ha portato alla tragedia del Morandi. Le opere quando arrivano alla fine devono essere demolite e ricostruite ma in Liguria c'è una sola arteria, quindi il tentativo è fare i lavori tenendo l'autostrada aperta e iniziando a pianificare interventi che possano scaricare le arterie autostradali prima che le opere vadano a fine vita".
Domenica sera alle 22.30 centinaia di Tir erano in coda verso il Porto di Genova. Un'assurdità. "Quando si sono pensate queste aree non si è tenuto conto delle necessità del porto di Genova. La cosa migliore sarebbe avere degli interporti che consentano ai mezzi di stazionare con dogane aperte h24 che gli consentano di entrare nel porto senza traffico".
Ma cosa accadrà nei prossimi mesi? "D'estate i problemi diminuiranno perché faremo un tavolo e le pressioni i cantieri spariranno quasi completamente per riniziare a settembre, è un problema periodico che dobbiamo superare riuscendo a migliorare la situazione ligure: per questo puntiamo sull'Aurelia bis e sulla Gronda, della quale vorrei ricordare che tre Governo hanno ritardato l'apertura dei cantieri. Siamo in ritardo di 5 anni. Bisogna riscrivere le regole perché oggi ad opere invariate c'è un aumento dei pedaggi, sempre stabilito dal Conte 2. Bisogna cambiare anche il modo di fare i cantieri. In estate andrà meglio ma in autunno torneremo da capo".
IL COMMENTO
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