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Tra i vicoli di Genova per andare a tastare con mano quello che pensano i ragazzi della loro città dopo i risultati dei sondaggi di Primocanale che, con la collaborazione dell'istituto di ricerca Tecné, sta facendo la foto di quello che pensano io genovesi
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di Aurora Bottino

GENOVA - "A Genova, quando sei giovane, per trovare eventi a cui andare il sabato sera ma anche per trovare lavoro serve impegnarsi"

Primocanale tra i vicoli di Genova per andare a tastare con mano quello che pensano i ragazzi della loro città dopo i risultati dei sondaggi di Primocanale che, con la collaborazione dell'istituto di ricerca Tecné, sta facendo la fotografia di quello che pensano i cittadini.

Dopo aver chiesto ai genovesi un'analisi su quali siano le principali problematiche cittadine (LEGGI QUI), se siano favorevoli o meno al tunnel subportuale e all’abbattimento della sopraelevata (LEGGI QUI) e se deve avere una vocazione turistica o portuale (LEGGI QUI), ecco le nuove domande che aprono il dibattito di questa settimana.

La prima, e quella a cui risponde la categoria intervistata, è "dedicata" alla fascia d'età 12-35: dal punto di vista della qualità della vita, dei servizi e della possibilità di assistenza, Genova è una città per giovani? 

Le opinioni sono diverse. C'è qualche "no" secco ma ci sono tanti ragazzi che invece in Genova vedono il loro futuro, con tante opportunità se cercate bene. "Genova è proprio la città che ho scelto perché non sono originario di qua - racconta un giovane che studia all'università -. Quindi è stata proprio una chiamata quella che ho avuto. Per certe cose è estremamente affascinante, estremamente coinvolgente. Riesce a farti sentire a casa, poi da altri punti di vista qualche carenza è ovvio che ci sia e da giovane la si patisce un po' di più, questo sicuro. Purtroppo un qualcosa che secondo me rovina l'esperienza di chi è giovane qui, soprattutto per chi non ha un mezzo è la scarsa presenza di mezzi pubblici".

"Voglio rispondere con 'sni', perché sicuramente c'è qualcosa che va ad aiutare i giovani, ma è molto difficile trovarlo - racconta un'altra ragazza che di lavoro fa l'insegnante -. Non è accessibile, anzi. E ed è anche un po' noioso cercarlo, non è immediato, anche solo per fare qualcosa di particolare la sera devi conoscere le pagine giuste su Instagram o i locali adatti. Immaginatevi un giovane turista qui con gli amici: è difficilissimo trovare feste o eventi. È un po' triste.

"Assolutamente no, no e no", continua un altro giovane. "Io vivo a Genova perché sono totalmente innamorato della città per vari motivi. Il mio no è motivato perché avendo studiato fuori Genova, ho fatto anche esperienze all'estero, mi rendo conto che è molto carente a livello di attività culturali, ricreative. E poi lavoro qui praticamente non esiste, anzi esiste solamente se ci si laurea in ingegneria, che non è per tutti, perché puoi avere quegli sbocchi in quelle grandi aziende".

 

 

 

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