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A parlare per due giorni saranno i funzionari del Ministero delle Infrastrutture. Dopo l'udienza di mercoledì pausa estiva fino all'11 settembre e il 13 a parlare potrebbero essere i primi imputati
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di Michele Varì

GENOVA - "Il ministro lo sa bene che qui siamo quattro gatti!".

Tre mesi dopo il crollo del ponte Morandi e dalla morte di 43 persone, il 18 novembre del 2018, uno degli imputati, Carmine Testa, responsabile dell’ufficio ispettivo territoriale (Uit) del ministero dei Trasporti, parla così con il supermanager del Mit, Felice Morisco.

Quest’ultimo incalza Testa su una serie di ispezioni su altri viadotti di Genova da concludere dopo il crollo del Polcevera. Fa capire che l’ordine arriva direttamente dai vertici del ministero diretto allora da Danilo Toninelli.

Testa (che da indagato è intercettato dalla Guardia di Finanza) rivela agli inquirenti come anche a Roma erano a conoscenza delle carenze di organico dell’ufficio da lui diretto, appunto, "il ministro lo sa bene che qui siamo quattro gatti!".

Riparte proprio dalla testimonianza del supermanager del Ministero delle Infrastrutture Morisco, alle 10 di oggi, il processo sulla tragedia di Ponte Morandi. Mercoledì altra udienza alle 9 con altri tre testi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maria Lucia Conti, direttore generale per strade e autostrade, Alberto Bandelloni, funzionario, e Andrea Bertagni, dipendente del Mit di Genova

Poi ci sarà il rompete le righe con lo stop delle udienze sino all'11 settembre quando il processo riprenderà con quello che dovrebbe essere l'ultimo teste dei magistrati, Michele Di Napoli, dipendente di Autostrade per l'Italia sin dal 1997 quando ancora era un'azienda pubblica e si chiamava Autostrade.

Il giorno successivo, il 12 settembre, toccherà a due istituzioni a parlare in aula, le parti civili del Comune di Genova e della Regione Liguria che perlopiù faranno la conta dei danni subiti.

Il giorno successivo invece dovrebbe parlare il primo dei 58 imputati alla sbarra per la tragedia costata la vita a persone. Il nome di chi romperà il ghiaccio sarà deciso e comunicato entro domani.

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